Caimangate/ 43: nel porto delle nebbie arriva Karrer

Aldo Bianchini

SALERNO – “”Mentre il sindaco piange il governatore fotte”” potrei definire così, con questa frase un po’ colorita e parafrasata da un antico proverbio ancora più penetrante, tutto ciò che sta accadendo per la vicenda della portualità campana dopo l’annuncio della ipotesi di riforma voluta dal ministro Maurizio Lupi e da tutto il PD nazionale (lo stesso Partito di de Luca !!) che prevede l’attivazione di cinque macro aree portuali in Italia per meglio competere con il resto dell’Europa. Va da se che con la riforma dovrebbe scomparire l’autorità portuale di Salerno per essere accorpata a quella di Napoli, così almeno lasciano intendere i mass media. In realtà scompaiono o scomparirebbero entrambe le Autorità per far posto ad un unico  Organismo Superiore al governo di tutta la portualità campana. Sarebbe sufficiente spiegare bene questo passaggio per calmare i bollenti spiriti di tutti; ovvio che nel nuovo Organismo la parte del leone spetterebbe a Napoli, ma è la storia a dircelo, altro che storie. Ma in questo benedetto Paese siamo abituati alle sceneggiate, meglio ancora se napoletane, e guai se venissero malauguratamente meno. Dunque eccoci alla sceneggiata. Da un lato l’ironico sindaco Caimano Rosso che per farsi bello e bullo con il popolino, alludendo a Stefano Caldoro, dice sarcasticamente <<Dov’è !!>> e dall’altro c’è il governatore che saggiamente non risponde e fa le nomine politiche per predisporsi un assetto di potere utilissimo per la prossima campagna elettorale delle Regionali del 2015. Mentre De Luca grida a squarciagola contro i presunti <<delinquenti politici napoletani>> per rimanere sempre più isolato, Caldoro viene in provincia di Salerno e nella stessa Salerno per dispensare fondi e nomine ed assicurarsi ampie fasce di potere per non rimanere mai isolato. Non so se De Luca si renda conto di tutto quello che sta accadendo sotto i suoi occhi, ovviamente non può contare su nessun consigliere in grado di fargli capire le cose come stanno, questi da tempo hanno archiviato il cervello; quelli che azzardano qualche buon consiglio o vengono zittiti e messi alla gogna o rinunciano a lavargli la testa. Sarà costretto, dopo aver perso anche il porto, a rifugiarsi in una lista civica per candidarsi; e con quale prospettiva di speranza ?  Sotto i suoi occhi sta cambiando anche il quadro della sanità, le nomine si susseguono alle nomine che Stefano Caldoro concorda forse soltanto con Antonio Valiante in barba allo stesso De Luca che non è mai entrato in questo mondo. Finanche il presidente della conferenza dei sindaci della Asl, Sergio Annunziata, si sta lentamente schierando con i Valiante su posizioni più dolci nei confronti di Caldoro. Tutto questo è storia di questi giorni ed è sotto gli occhi di tutti. Ma De Luca non se ne accorge !! Ora arriva l’ennesima mazzata con la nomina di Francesco Karrer a commissario dell’autorità portuale di Napoli che, anche se spacciata come nomina temporale, si allungherà almeno fino alle prossime regionali. Il già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, uomo di fiducia di Caldoro, guiderà la portualità napoletana e, forse, tutta quella campana. La nomina di Karrer non è esaltante almeno per noi salernitani che potremmo essere costretti a subire lo strapotere di Napoli ancora una volta. Su questa sciagurata eventualità bisognava e bisogna mediare, non è possibile fare muro contro muro con Napoli, siamo perdenti. Anzi, se vogliamo essere sinceri fino in fondo, dobbiamo osservare che anche Caldoro ha perso tempo nella successione delle nomine, probabilmente in un ultimo slancio democratico attendeva il suo avversario (De Luca, ndr !!) al tavolo delle trattative, ma quando ha capito che con il Caimano tutto è inutile ha affondato il colpo da maestro lasciando tutti di stucco. A questo punto non resta che sperare nella farraginosità della politica affinchè i tempi della creazione delle cinque macro-portualità si dilatino a dismisura in modo da consentire alla nostra autorità portuale, ottimamente rappresentata e difesa dal presidente Andrea Annunziata, di continuare nella sua tendenza al rialzo in materia di portualità commerciale e crocieristica fino a livelli così importanti che il solo toccarli dovrà dare da pensare a tutti. Molto probabilmente il presidente Annunziata nella sua faretra ha già la freccia giusta che lancerà soltanto nel momento più opportuno; per il momento non ci rimane che aspettare le prossime mosse del governatore, cercando di non sentire gli strepiti del Caimano che sicuramente non mancheranno.

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