AEROPORTO: le dimissioni di Fasolino, gesto d’onore, atto dovuto o scaltra strategia ?

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Antonio Fasolino, giovane e valente avvocato salernitano nonché nipote d’arte, si è dimesso prima della scadenza naturale del suo mandato di “presidente del consorzio dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi”. Questa la notizia che ha occupato, inopinatamente, le pagine dei giornali e gli schermi televisivi del 7 novembre scorso che, all’unisono con l’incauto Giuseppe Canfora (nuovo presidente della Provincia) hanno eclatato il cosiddetto “gesto d’onore” compiuto da Antonio Fasolino. Avessero aspettato almeno 24ore avrebbero capito che si trattava di “”restituzione del mandato a chi me lo ha conferito anni fa, ovvero al presidente della Provincia di Salerno””, come lo stesso Fasolino ha “garbatamente” precisato dopo aver ottenuto la nuova investitura, questa volta direttamente dal governatore Stefano Caldoro. Gesto d’onore, o atto dovuto; è stato scritto e detto anche questo. Nessuna delle due cose. Insomma Antonio Fasolino non ha compiuto né un gesto d’onore né un atto dovuto, ha semplicemente risposto alle sue eccellenti motivazioni caratteriali e personali decidendo di dimettersi all’indomani del cambio di guardia ai vertici dell’amministrazione provinciale. Un gesto che va, comunque, apprezzato perché anche se compiuto con la quasi certezza di un reincarico ha comunque rischiato di rimanere a piedi in un mondo politico che non vede mai oltre la sua stessa ombra e non valuta le specificità caratteriali e professionali degli incaricati. Ma forte di un partito alle spalle il bravo Antonio ha strategicamente e intelligentemente pianificato la mossa mandando in bambola il neo presidente della provincia, i giornalisti e i vari ambienti politici che si sono visti spiazzati dal baldanzoso atteggiamento di Fasolino che invece rimane ancora più saldamente alla guida del “Consorzio Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi”. In pratica il valente giovane avvocato salernitano ha prima fatto passare il concetto dello “spoil system” (anzi, se vogliamo, lo ha praticato !!) e poi è andato a ricevere il nuovo mandato direttamente dalle mani del governatore che gli ha affiancato, ma alla guida della “Società di Gestione”, un altro giovane e valente professionista,  l’ingegnere Antonio Ilardi, che si era prudentemente già dimesso dalla carica di vice presidente del Consorzio e che ora rientra con tutte le carte in regola dopo aver praticato anch’egli (ma in termini diversi) l’opzione dello spoil system. Con queste due mosse il governatore Caldoro mette a segno due ottimi colpi da campagna elettorale già avviata: ricompatta il Nuovo PSI (almeno quello salernitano) e guadagna la fiducia di una delle “famiglie imprenditoriali” più in vista del nostro territorio dopo la forzata rottura imposta dal sempre più traballante De Luca per via della vicenda dei lavori di restauro dello stadio Vestuti. E’ vero che il centro-sinistra da tempo andava dicendo che non era interessato alle poltrone dell’aeroporto ma in questa vicenda ha fatto sicuramente la figura del pollastrello, ovvero non ha capito nulla della strategia politica astutamente organizzata da Antonio Fasolino ed è caduto nella trappola addirittura dei complimenti di Giuseppe Canfora che aveva troppo velocemente dichiarato: “Ho apprezzato molto il suo gesto che definirei d’onore, un comportamento da persona attenta, non è da tutti dimettersi al cambio di amministrazione”. Parole che, lasciatemelo dire, preannunciavano una carica alla conquista di nuovi posti di potere, altro che la storiella del non interesse verso l’aeroporto. Con un po’ di esperienza in più, sia da parte di Giuseppe Canfora che dello stesso segretario provinciale del PD Nicola Landolfi (che deve crescere ancora, e molto !!) avrebbero potuto evitare ciò che è accaduto riconfermando, semmai, lo stesso Fasolino alla guida del Consorzio affiancandogli uomini di sicura fede deluchiana. I due, Canfora e Landolfi (ancora presi dalla pratica occupazione degli uffici di Palazzo Sant’Agostino, anche se Landolfi incomincia a battere qualche colpo a vuoto !!), avrebbero fatto davvero una bella figura ed avrebbero guadagnato tantissimo sul piano dell’immagine conservando le stesse leve di potere. Se poi alla magra figura politica aggiungete il fatto che probabilmente in periodo elettorale sarà dato all’aeroporto il giusto sfogo che merita, ecco che la frittata del PD è fatta e l’immagine di Stefano Caldoro e dei suoi seguaci sarà ampliata a dismisura. Perché non dobbiamo mai dimenticare che la questione dell’aeroporto è una della risorse fondamentali del nostro territorio: aeroporto + porto + alta velocità con interporto saranno in futuro i punti salienti dello sviluppo e della crescita dell’intero territorio. Ho raccontato, ovviamente dal mio punto di vista, come un buon esercizio della pratica dello spoil system possa ritornare utilissima a chi la esegue o fa solo finta di eseguirla. Insomma Antonio Fasolino ha saputo giocare alla grande, complimenti !! perché non sempre, meglio sarebbe dire quasi mai, le dimissioni nel contesto di quello che dovrebbe essere un normalissimo “tourn-over” vengono recepite nella maniera più giusta da parte di chi le riceve nei confronti di chi le offre. La vicenda di Antonio Fasolino mi dà comunque la possibilità di ritornare su un fatto che mi riguarda personalmente e che attiene la vicenda della vendita all’asta della televisione Quarta Rete Tv della quale ero il direttore responsabile; anche in questo caso c’entrano le dimissioni nel rispetto dello spoil system, Antonio Fasolino e io siamo stati protagonisti anche se sponde opposte di una triste vicenda. Alla prossima.

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