REGIONALI: De Luca e la capacità di non sorridere


Aldo Bianchini

SALERNO – I nomi si accavallano ai nomi che cambiano ora dopo ora fino a stabilizzarsi in Franco Picarone e Tommaso Amabile (per il Pd), in Nello Fiore (per Campania Libera), in Luca Casone (per De Luca Presidente), in Enzo Maraio (per i Socialisti), in Monica Paolino (per Forza Italia), in Alberico Gambino (per FdI), in Maria Ricchiuti (per l’UDC) e Michele Cammarano (per il Movimento 5 Stelle). Tranne cambiamenti e/o aggiunte delle prossime ore o dei prossimi giorni anche alla luce del fatto che a Salerno potrebbe toccare il decimo seggio. Sette nomi nuovi che vanno a sostituire sette vecchi protagonisti inutili della politica regionale; speriamo che i nuovi riescano a non far rimpiangere “gli inutili” del recente passato. Non mi soffermo sui nomi, a me non interessano, preferisco analizzare le genesi dei fenomeni; e qui di fenomeno si tratta in quanto sono rimasti fuori dal palazzo nomi significativi e storici pur se ineffabilmente insipienti. La genesi nostrana è frutto del trasformismo di molti (leggasi De Mita con Luigi Cobellis) e della personalizzazione di pochi, anzi di uno soltanto: Vincenzo De Luca. Che piaccia o no (e a me non piace !!) bisogna riconoscere che il mitico kaimano questa volta ha infilato alla grande una serie impressionante di vendette contro tutti e tutto, andando a sedersi per poche ore sulla poltrona di governatore della Campania, una regione che lui vuole (o vorrebbe !!) ridisegnare sul “modello Salerno”, una cittadina di provincia che non è neppure un quartiere di Napoli. Bisognerà vedere fino a che punto il carattere impetuoso e accentratore di Vincenzo avrà la capacità di dialogare con Matteo (Renzi, ndr) e con Ciraco (De Mita, ndr) e prima ancora con la “Napoli popolare” che vede in lui uno straniero, oltretutto presunto tifoso della Salernitana. Come è accaduto a Salerno tenterà di ridurre gli assessori a veri manutengoli della “sua personalissima gestione del potere” che questa volta dovrà fatalmente tracimare dalla stretta cerchia di “Fort Apache” che per 22 anni è stato il Comune capoluogo della provincia di Salerno. Ci riuscirà ? Credo di si, almeno all’inizio del suo mandato; dovrà prima superare lo scoglio delle sicura sospensione prevista dalla Legge Severino che sarà forzatamente applicata anche nei suoi confronti nonostante più di qualcuno pensa e spera di poterla driblare. Oltretutto Vincenzo De Luca, pur se governatore, non ha più l’aplomb di un tempo e la sua inattaccabilità è stata profanata dalla magistratura con una condanna semplice semplice; proprio quella magistratura che, credo, non mancherà di rinfilarsi nuovamente in quel buco prodotto nel mantello protettivo che per oltre due decenni lo ha difeso e preservato. Ma Vincenzo De Luca supererà anche queste difficoltà e andrà decisamente allo scontro anche con i massimi esponenti del “suo partito” perché qualora dovesse occorrere Lui ne fa subito un altro. Vincenzo, il kaimano governatore, ha comunque un pregio: non sorride mai, neppure nel momento del travolgente successo. Lui non è come tutti gli altri del PD che sorridono in maniera beffarda e molto antipatica verso gli avversari, Lui digrigna i denti e stringe le mandibole prima di lanciarsi all’attacco sfrenato di tutti coloro i quali osano mettergli i bastoni fra le ruote. Nei primissimi giorni del suo mandato sicuramente terrà fede alle promesse e scalzerà dai loro posti i 400 insipienti e scalda sedie convenzionati di Caldoro, la gente applaudirà freneticamente all’azione decisa e apparentemente liberatrice, ma non si accorgerà che sotto sotto ne avrà già nominati almeno 399 per meglio gestire la sua rete di gestione del potere. Ma statene certi nelle prossime trasmissioni televisive non sorriderà.

3 thoughts on “REGIONALI: De Luca e la capacità di non sorridere

  1. Ma se a ridere deve essere Lei,Direttore, perchè vorrebbe sorridente anche il nuovo Governatore della Campania?
    Se ha girato, come ha detto, e ha visto le cose che ha visto le posso confessare che veramente c’è poco da ridere.
    Terra dei Fuochi, Ecoballe, disoccupazione,criminalità diffusa,degrado urbano delle periferie,mancanza di depurazione….per dire le cose più grandi…..ci vogliamo aggiungere Sanità Pubblica e aggiungiamo.
    C’è veramente poco da ridere.
    Io, ancora oggi, non so perchè si è candidato (nessuno la chiesto o imposto…anzi), ma chi glie l’ha fatto fare.
    Rimettere in sesto, sulla linea di galleggiamento, la Regione Campania è una impresa difficile, almeno quanto è stata l’impresa per la “Concordia”.
    Solo un “folle” ci può credere e noi……….fortunatamente (o sfortunatamente) lo teniamo.
    Se la “Severino” intervenisse, credetemi, lo salva.
    Tra le parole e i fatti c’è di mezzo il mare e il mare di Napoli “puzza”, molto ma molto di più di quello di Salerno…….è una fogna sotto le ali non prottetrici del Vesuvio.
    Vince’…….lo sfizio te lo sei tolto…………guarda bene la realtà…..”arritirati” finchè stai in tempo……se dovesse partire il treno “Severino”,prendilo al volo.Non restare a piedi prima che ti lascino a piedi.E lo faranno….stanne certo lo faranno.Ti ti chiami “Vicenz a’funtana” non “Vicienz a’purpetta”……ricordalo.

  2. Direttore,
    il personale potico è quello che è……l’anatra è zoppa, lo sappiamo ma dobbiamo sperare.
    Qualche porcheria già è stata fatta a Destra Sinistra ( non mi riferisco alla Rosy), mi riferisco al modo alchemico di come sono state composte le liste.Tutto calcolato al millimetro.
    La consolazione? Che ci sarà un solo rappresentante (rosa) del Vallo con 4000 voti di preferenza.Ma vi sembra giusto che gente con 10.000 voti (Conte 14.000) resti a casa o chi “imposto” è stato eletto?
    Io non capisco ma mi adeguo:E’ chiaro che De Luca teneva poco da ridere, sapeva bene che cosa aveva fatto con il gioco delle tre carte : PD,DE LUCA PRESIDENTE e CAMPANIA LIBERA.Un gioco da Maesto.
    La Destra non è stata al Balcone.Carpentieri e Arena a casa.Lo sappiamo chi è stato eletto.
    Forza Italia con la Paolino ha superato se stessa.
    De Luca non ride ma la Destra piange.
    Ma non perchè ha perso……ha perso la facciaPure .Fasolino sarà rimasto contento,tanto lavoro, tanto impegno dato in pasto ai porci.
    De Luca è partito con il piede sbagliato….i metodi sono rimasti quelli “cencelliani” di sempre,già prima di partire ma quale rivoluzione, ma quale rinnovamento? Ringrazi , almeno a Salerno a San Edmondo, ci porti un cero al “sacrario” di Arechi”, è stato più potente di San Gennaro che probabilmente a Caldoro l’aveva classificato già da parecchio, “0” assoluto in strategia politica.
    Non è da molti perdere al secondo mandato con tutte le leve del potere in mano…..con i piaceri chi gli hanno fatto gli avversari,presi come erano in una lotta fratricida.Lui è stato capace di perdere.
    Se i voti dovevano arrivare da Salerno poi……figuriamoci….avevano perso la sia pur prossima defunta Provincia si lasciavano scappare l’occassione di “azzeccare” un’altra fiurella…..un in più una i meno….ormai, la frittata è bella è stracotta e pappa molle….immangiabile…..fenica,

  3. De Luca impresentabile? ( certo le cose che gli contestano con “la mafia” ad onore del vero hanno niente da spartire, forse con il Codice, ma con la Mafia….la camorra………niente), ma la Rosy doveva divertirsi e si è divertita.
    Ogni uno si diverte co quello che può……..Voi Direttore riderete,dopo, con la Severino la Rosy ha cercato di divertirsi (ha solo cercato) perchè il risultato è stato solo quello di far rinsaldare le fila di chi teneva “il serpe nel manicone”.
    Ma come il figlio della “Purpetta” ha sbancato a Napoli e De Luca è impresentabile?
    A Salerno c’è chi ha asfaltato Cicccone e De Luca è impresentabile?
    Fratelli d’Arechi hanno fatto un capolavoro e De Luca è impresentabile?
    E’ chiaro che De Luca non ha niente da ridere.
    C’ è un partito che non si è candidato, non ha messo manifesti, non ha fatto comizi ma ha vinto alla grande ,con rappresentanti “identificabilissimi”…..solo chi non vuol leggere o vedere piò credere altro ma ccà “niscune e fesso”.
    Buon diverimento….De Luca o senza De Luca , con queste “inquietanti” presenze non ci salveremo.

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