Parco. Galletti: “ ma chi se ne frega “ Il Ministro riconferma Amilcare Troiano Commissario dell’Ente.


Antonhio Citera

SANZA – Non c’è tre senza quattro. Amilcare Troiano, già Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni è stato riconfermato Commissario per altri sei mesi. Una riconferma amara vista la mole di discordia che ruota intorno alla gestione di un Ente morto. C’era bisogno di una ventata di freschezza ma, invece il Ministro dell’Ambiente Galletti pare abbia detto “ ma chi se ne frega “. Senza tergiversare e senza capire i problemi dei cittadini impantanati nella terra promessa, nella terra protetta, si è limitato all’ordinaria amministrazione. Un Parco grandissimo, che abbraccia il mare e la terra, un Parco che oltre alla presidenza , manca anche di una componente territoriale quella della Comunità del Parco che dal lontano 2010 ossia, dalla morte della buonanima di Angelo Vassallo non si è degnato di ricostruire. Soliti nomi, soliti gesti, solite promesse da marinaio, una gestione frivola e di parte, molti fondi, gestiti male, disagi ai cittadini che oramai vivono rinchiusi nel recinto protetto senza poter usufruire di quei “ privilegi “ che un Ente di cotanto spessore dovrebbe elargire. Disoccupazione alle stelle, agricoltura distrutta dall’abuso di cinghiali che indisturbati la fanno da padrone su quasi tutto il territorio insomma, una realtà ben visibile e ben documentata anche e soprattutto dalle recenti proteste da parte di sindaci e cittadini che stanchi di subire hanno alzato il polverone. Niente da fare, tutto come prima, tutto tace, il Parco è una risorsa e come tale non si cambia anche se a subirne gli effetti devastanti sono le persone. Eppure i nomi dei possibili sostituti di Troiano c’erano, persone autorevoli e soprattutto del territorio, due tra tutti, Tommaso Pellegrino e Pino Palmieri, rispettivamente sindaco di Sassano e sindaco di Roscigno. Tutto da rifare dunque, bisognerà aspettare altri sei mesi per ( forse ) sapere chi sarà il nuovo presidente del Parco. Nel frattempo i cittadini continueranno a subire le ingerenze di persone che hanno legato alla poltrona il loro indirizzo di vita.

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