Comunali 2016: e Roberto già si muove da vero sindaco !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Soltanto l’altro giorno ho scritto circa il progetto (per ora solo presunto !!) del governatore De Luca di incoronare Enzo Napoli come futuro sindaco di Salerno (anche se già sullo sfondo si profila la figura ingombrante di  Enrico Coscioni, attuale consigliere del governatore per la sanità) ma di contrapporgli il figlio Roberto (naturalmente la sua posizione non cambierebbe di un millimetro anche con Coscioni) in qualità di capolista di quella lista che dovrebbe nascere a sostegno di Napoli annunciata con il simbolo del Partito Democratico, assoluta novità nel panorama salernitano, e già sfumata in un simbolo civico dei progressisti per raccogliere il meglio degli assessori e dei consiglieri. Nel contesto dell’articolo avevo anche scritto  che questo progetto mi appariva eccellente sotto tutti i punti di vista in quanto solo così De Luca sarebbe in grado di controllare minuziosamente l’attività del nuovo sindaco tenendolo sotto la spada di Damocle della revoca del consenso in consiglio; anche per via del risultato generale che se consentirà a Napoli di vincere potrebbe non dargli quella maggioranza schiacciante che in tanti pensano di avere. Non ho fatto in tempo a scrivere queste cose che già Roberto De Luca è uscito praticamente allo scoperto con la visita, al fianco dell’assessore regionale Amedeo Lepore, alle realtà industriali salernitane tra le quali il sito attuale delle Fonderie Pisano (recentemente destinatarie di un ultimatum alla delocalizzazione da parte della Regione e subito autorizzate a riaprire e proseguire nel lavoro, anche se tra molti problemi dovuti all’intransigente opposizione dei residenti e diversi episodi di bieca intolleranza con minacce e aggressioni tutte ancora da indagare e scoprire). E’ vero che il bravo Roberto si è mosso nella qualità di “coordinatore del progetto innovazione e sviluppo” che la Provincia ha avviato in materia industriale proprio dal momento in cui ha conferito al rampollo di “casa De Luca” la nomina (senza compenso !!) di coordinatore; ma non ci si può allontanare dal messaggio tutto politico che promana dalla passeggiata del 27 febbraio scorso con l’assessore regionale, pronto ad assecondare il bisogno di visibilità del probabile futuro capolista nella corsa al Comune di Salerno.

Sarà lui il sindaco effettivo per i prossimi cinque anni e sarà lui ad ereditare lo scettro del padre che, almeno in questo, non dimostra di essere kaimano. Siamo, dunque, alla concretizzazione di quanto ho già detto e scritto in passato quando alludendo ai vari giri per il territorio provinciale di Roberto segnalavo la disponibilità di tutti i politici (sindaci compresi) a riverire incondizionatamente il giovane De Luca, anche nelle serate di feste e sagre ovvero di sagre delle sagre che vengono organizzate nei vari paesi. Da sabato 27 febbraio a sabato 5 marzo, esattamente una settimana dopo la passeggiata con Lepore, e la risposta del governatore è prontamente arrivata per lanciare l’assist al figlio: “Delocalizzeremo le Fonderie”, ha tuonato da Palazzo Santa Lucia. E tutto questo avviene sotto gli occhi di tutti, anche del centro-destra assolutamente inesistente che invece di cercare la famosa unità si spacca ogni giorno sempre di più. Mi fa sinceramente sorridere, se non proprio ridere, la notizia che ho letto su Il Mattino del 27 febbraio scorso in merito al fatto che l’on. Mara Carfagna “potrebbe” partecipare a qualche manifestazione politica al fianco del candidato sindaco Gaetano Amatruda. Non so, ma lo dico senza essere sprezzante, come fa un politico navigato del livello di Enzo Fasano a non far capire all’ex ministro che forse sarebbe meglio se rimanesse a casa (cioè a Roma !!) se intende fare politica in questo modo. E’ forse anche vero che la Carfagna non ha capito nulla della politica salernitana, ma qui non è in gioco una manifestazione piuttosto che un candidato di bandiera, qui è in gioco il “caso Salerno” con tutte le conseguenze che esso trascinerà nei prossimi anni. Qualcuno cerchi di spiegarglielo velocemente prima che sia troppo tardi. Per questa ragione l’on. Edmondo Cirielli ha, probabilmente, ragione su tutto anche nel pretendere che sia F.I. a chiedere l’unità a FdI e non viceversa. Con la Carfagna siamo agli albori della politica (e lo sta dimostrando da dieci lunghi anni), con Cirielli la destra potrebbe fare almeno qualche passo in avanti ma i recenti fatti di Roma, con lo scontro tra Berlusconi e Meloni, lo rispediscono all’indietro e annientano in un sol colpo tutte le possibilità di porre un argine allo strapotere delle “truppe deluchiane”. Ma è meglio ritornare a Roberto De Luca che non è affatto “junior” come scrivono molti giornali e che, invece, è già “senior” ed è assolutamente pronto a governare di fatto anche la Città di Salerno, altro che storie. E lo sta dimostrando, ora dopo ora, non perdendo tempo appresso alle baggianate ed alle chiacchiere politiche, impegnandosi per la risoluzione dei problemi, anche particolari e difficili, che attanagliano l’intera provincia nell’ottica di un progetto reale di innovazione e sviluppo economico-industriale.

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