Elezioni 2017: a Buonabitacolo le tre facce del potere !!

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Martedì 13 giugno scorso è stata una giornata “diversamente positiva” per un soggetto, come me, che fa il mestiere di giornalista. Ma partiamo dall’inizio. La mattina di martedì 13 (il giorno di Sant’Antonio) sul giornale online www.ilquotidianodisalerno.it (cioè su questo giornale) è stato pubblicato un mio articolo dal titolo “Elezioni 2017: il personaggio è Guercio !!” incentrato, appunto, sul personaggio Giancarlo Guercio, fresco vincitore a sorpresa delle elezioni amministrative di Buonabitacolo per il rinnovo del consiglio comunale che poco più di un anno fa era stato commissariato; ebbene dopo la pubblicazione dell’articolo nel corso della giornata ho avuto la gradita sorpresa di una telefonata (sulla mia utenza cellulare) da parte di Beniamino Curcio (da me citato nell’articolo), di una nota riservata da parte di Elia Rinaldi (ex sindaco) e di un commento da parte di tale Maria Letizia, commento che è stato regolarmente pubblicato in calce all’articolo in questione. Nessuna reazione, né positiva e né negativa, da parte del sindaco eletto Giancarlo Guercio, personaggio che ha occupato la parte centrale e più sostanziale del mio articolo.

            Per dovere di cronaca mi corre l’obbligo di aggiungere che l’articolo è stato visitato da ben 1.618 lettori, numeri assolutamente inusuali per un giornale online di approfondimento e non di cronaca; segno dell’interesse che, comunque, nel bene o nel male l’articolo ha riscosso tra i numerosi lettori.

            Naturalmente non mi metterò a svelare le confidenze telefoniche di Curcio o la piccata risposta di Elia Rinaldi e partirò dal commento di Maria Letizia per questo mio ennesimo approfondimento. Il commento, è utile ripubblicarlo, dice: “Penso che il merito sia al 50% per Giancarlo il resto è stato voluto dai cittadini anche loro stanchi e con voglia di cambiare”; le ultime parole, quelle che riportano al centro del caso i cittadini stanchi e con voglia di cambiare, ci danno l’esatta dimensione del capovolgimento buonabitacolese, un capovolgimento per certi versi annunciato e non compreso dagli avversari di Guercio che, da solo, è riuscito almeno in parte a percepirne i numerosi segnali di cambiamento e gli effetti che tali cambiamenti avrebbero avuto sulle elezioni ed a vincere la partita. Difatti se ammettiamo, per ipotesi, che il commento di Maria Letizia sia l’espressione più plastica del pensiero dei cittadini va da se riconoscere che l’immagine di tutti gli altri, anche quella di Curcio ed Elia ufficialmente non presenti nella competizione elettorale, è risultata essere compromessa agli occhi degli elettori.

            E per dire questo, che rientra nel normale esercizio della libertà di stampa e non intellettuale, non c’è sicuramente bisogno di fonti, prove, fatti e documenti (come invece scrive Rinaldi nella sua nota riservata) e neppure di interviste, dichiarazioni o notizie dirette; è sufficiente non fare il giornalista legato soltanto alla cronaca. Anche perché lo scioglimento di un consiglio comunale, la nomina di un commissario, l’installazione di un monumento poi rimosso sono fatti incontestabili che vanno raccontati e approfonditi abbandonando la via delle facili interviste e privilegiando piuttosto l’interpretazione corretta del pensiero della gente, dei cittadini e degli elettori che alla fine scelgono sempre bene (almeno si spera !!). Ed alla fine poco importa all’elettore se un sindaco ha avviato azioni contro le antenne telefoniche, ha negato il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale richiesto da un noto opificio locale, o peggio ancora se si è imbattuto nelle ostilità interne di un partito che lui stesso ha scelto volontariamente ospitando uno dei due figli del kaimano.

            Capisco che da parte dei politici non c’è molta abitudine alle inchieste e che gli stessi privilegiano le loro interviste e le loro dichiarazioni; ma l’inchiesta giornalistica, che deve sempre essere basata su dati di fatto e su prove inoppugnabili sicuramente, può navigare tranquilla se i fatti e le prove risiedono nella stessa storicizzazione di quanto accaduto.

            Molto diverso da Rinaldi l’atteggiamento dell’ex sindaco Beniamino Curcio che con grande signorilità e nel pieno rispetto del ruolo degli altri ha con umiltà e signorilità inteso segnalare che anche nel corso delle sue amministrazioni diverse cose sono state fatte, e non soltanto annunciate, in nome e per conto del popolo che ritiene di aver rappresentato nella maniera più giusta. Quanto prima incontrerò Beniamino Curcio per un gradito caffè ed anche perché lo ritengo uno dei personaggi della vecchia scuola in grado di aprire, tuttora, nuovi e interessanti scenari, almeno dal punto di vista storico, su quanto accaduto negli ultimi decenni a Buonabitacolo e nel Vallo di Diano. In definitiva lui non si è rizelato per le cose, anche molto dure, che ho scritto definendolo “unto dal Signore”, ma ha cercato con una semplice telefonata di contribuire alla ricostruzione di una verità possibile.

            Un’ultima nota la riservo al nuovo sindaco Giancarlo Guercio (terza ed ultima faccia del potere) invitandolo a rimanere molto attento ai vari e imminenti passaggi (alcuni già cpmpiuti nelle ultime ore) perché nella sua amministrazione potrebbe nascondersi qualche “balena bianca” con grave rischio per la sua futura credibilità.

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