Le Rivalutazioni Monetarie

Di Maria Vittoria Maltese

Quando il giudice pronuncia una sentenza di condanna che prevede il pagamento di somme di danaro per crediti di lavoro oltre le somme dovute per differenza o dovute per altro titolo sono dovuti gli interessi legali e le rivalutazioni monetarie.Tale istituto giuridico è applicabile per dettato della giurisprudenza della suprema Corte a tutti i crediti di lavoro e ai crediti risarcitori.
Esso serve al fine di compensare il creditore dal danno dovuto alla svalutazione, ovvero alla perdita del potere di acquisto nel tempo, del danaro.
Tralasciamo, al momento gli interessi legali, per approfondire il calcolo delle rivalutazioni monetarie.
Sul sito è presente una apposita pagina che permette il calcolo delle rivalutazioni monetarie in modo da agevolare i calcoli al visitatore.
Le somme vengono ricalcolate in base agli indici ISTAT e, in particolare al FOI (variazione dei prezzi per le famiglie degli operai e degli impiegati).
Purtroppo gli indici pubblicati dall’ISTAT non sono dei semplici coefficienti che possano essere moltiplicati per l’importo ma sono degli indici su base 100 e ogni mese vengono aggiornati avendo una progressione del tipo: 107,20 – 107,60 – 108,00 e così via; tra un mese e l’altro basta dividere il punto del mese di soddisfo con quello di maturazione e si ottiene il coefficiente che permette di ottenere l’importo rivalutato.
Sembra ed è semplice se non fosse per il fatto che periodicamente la base viene azzerata e riportata a 100; ciò rea una complicazione quando i due periodi si trovano in due basi diverse.
In questo caso viene applicato un correttivo che permette di porre sullo stesso piano i due punti.
Nella pratica poi esiste anche il procedimento inverso: la cosiddetta devalutazione che permette di conoscere il valore storico della somma erogata attualmente; di questo ne parleremo in un prossimo articolo

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