CERTOSA: l’arrivo ufficiale della Romano e la mostra “A Regola D’Arte — La Costituzione a Museo” preclusa ai visitatori.

 

 

 

 

Aldo Bianchini – Ennio Sica

 

PADULA – Nella mattinata di ieri, mercoledì 13 giugno 2018, è finita l’era Alfinito ed è stata avviata l’era Romano; due donne che si alternano al governo della Certosa di San Lorenzo di Padula. Una che va senza lasciare un buon ricordo della sua opera (anche se è necessario dire che non ci sono riscontri e né precedenti), una che viene e che sembra portatrice di novità organizzative e tutte tese alla risoluzione dei tantissimi problemi che la precedente direttrice, pur affrontandoli, non è riuscita a risolvere.

In uno dei precedenti articoli abbiamo già tracciato il profilo professionale di Annamaria Romano abbastanza condito di pregresse esperienze, tanto da far pensare che davvero possa imprimere la svolta da tempo attesa, senza bisogno di ricorrere a nomi stranieri. Vedremo, comunque, come la nuova direttrice si muoverà e commenteremo il suo modello lavorativo.

Ieri, dicevamo, si è svolta la cerimonia del cambio alla guida della Certosa in forma assolutamente privata; successivamente ci sarà un momento di incontro con la stampa e le varie autorità del comprensorio. Alla cerimonia di ieri, sebbene invitato non era presente Guido Savarese (responsabile del Consorzio Arte’m che si è aggiudicato la gara per la gestione dei servizi); al suo posto due rappresentanti dello stesso Consorzio.

Alla nuova direttrice, dopo gli auguri di buon lavoro ci permettiamo di evidenziare un fatto sul quale potrebbe da subito intervenire, anche perché riconducibile sotto la sua gestione in relazione all’episodio della rimozione della corona di spine che segnalammo qualche giorno fa.

Difatti nella stessa giornata in cui gli occhi sono caduti sulla corona di spina mancante dal capo dell’Ecce Homo esposto nelle cappelle laterali alla Chiesa, proseguendo oltre l’attenzione   degli occhi è caduta anche la speranza di effettuare una visita integrativa al monumento quando di fronte alla Sala del Capitolo inaccessibile vista la presenza di una corda che ne impediva l’accesso. L’idea era quella di visitare la mostra “A Regola D’Arte — La Costituzione a Museo” promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e dal Servizio Educativo del Polo Museale della Campania in collaborazione con il Liceo Scientifico C. Pisacane di Padula. Tale mostra, presentata il 7 maggio in un convegno, celebra il 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana e l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale legando la Costituzione all’Arte.

Il posto del nastro inaugurale tagliato è stato preso da una corda che, dopo una piccola indagine nei luoghi, sembrerebbe essere collocata o meno non sempre seguendo la stessa logica, ciò che è evidente è che oltre alla preclusione alla visita della mostra viene preclusa la visita anche all’ambiente. Le domande a cui speriamo verranno date delle risposte vanno come sempre alla uscente direttrice Emilia Alfinito per cadere in capo all’entrante direttrice Annamaria Romano: “Perché viene preclusa la visita agli ambienti ? Perché viene fatto pagare un biglietto intero ai visitatori se poi gli ambienti non sono visitabili? Perché è stata installata la mostra in un ambiente che non è sempre aperto? Che senso ha tutto ciò?”. Ed oltre ai quesiti chiediamo alla neo direttrice Anna Maria Romano di adoperarsi sin da subito a risolvere il problema.

Probabilmente i neo gestori della biglietteria, il consorzio napoletano o la neo cooperativa padulese, ancora non si è capito bene, prima della vendita del biglietto di accesso dovranno comunicare ai visitatori gli ambienti e le mostre visitabili in quel determinato giorno, perché per motivi ancora sconosciuti la direzione del monumento, specialmente nell’ultimo anno, non permetteva la fruibilità degli stessi ambienti tutti i giorni, precludendoli alla visita. Un giorno è visitabile la Sala del Capitolo, un altro giorno no, idem per la Sala del Tesoro, le celle ed altri ambienti. Senza contare la perenne inaccessibilità di biblioteca e cantina. Insomma si paga un biglietto che passerà da quattro a sei euro per non vedere un bel niente.

E’ davvero triste dover scrivere di queste mancanze, nella speranza che il nuovo direttore imposti la sua gestione sul dialogo, sul confronto e sulla collaborazione con la stampa (come ha promesso qualche giorno fa !!), con i cittadini e con tutti quelli che hanno a cuore lo sviluppo della Certosa. Intanto l’appello va anche alla dirigente scolastica del Liceo Scientifico Carlo Pisacane di Padula, Liliana Ferzola, affinché intervenga per rendere sempre fruibile la mostra frutto del lavoro dei suoi ragazzi. Il nuovo direttore, la dott.ssa Anna Maria Romano, avrà un bel carico di lavoro da svolgere, tutto ciò che non è stato fatto e tutto ciò che dovrà farsi, speriamo a tempo pieno e non part-time come ora, compreso il sabato e la domenica.

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