Caso Ravello: l’avv. paolo Imperato scrive a Enrico Letta

Avv. paolo Imperato - consigliere anziano Fondazione Ravello

Dott. Letta,

Le rimetto in allegato il comunicato del 18 giugno u.s. degli organi della Fondazione Ravello, preposti alla programmazione culturale della fondazione stessa, composti da persone libere e autonome non meno dei signori Scurati e Saviano.

È montata – sulle dimissioni del dott. Scurati – una polemica politica, a cui il Suo post odierno rischia di fare da sponda, su una vicenda rispetto alla quale la “politica” non c’entra nulla. Sarebbe opportuno che prima di trasformare in martiri della libertà persone che non lo sono, ci si informasse sui fatti.

La ragione del Festival di Ravello è la realizzazione di eventi musicali di grande livello e la programmazione del Festival 2021, approvata dagli organi competenti, ha previsto qualificati concerti di livello internazionale, come da programma che si allega per opportuna conoscenza.

Potrà venire quando vuole ad assistere agli spettacoli programmati dal direttore artistico Alessio Vlad, oltre che alla celebrazione del centenario della morte di Enrico Caruso, simbolo eterno della musica nel mondo.

Altri eventi, che esulano dalla musica, peraltro mai proposti agli organi statutari, ma frutto di estemporanee e solitarie iniziative, sono sicuramente coerenti con la Festa dell’amicizia, ma estranei ad un Festival, di rilievo internazionale, della musica, che non ha colori politici.

f.to

l’organo di amministrazione

Avv. Paolo Imperato (consigliere anziano)

 

 

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