Elezioni 2021: riparte la scuola e i libri di testo … la forte denuncia di Massimo Ronca (PSI)

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Ospitiamo volentieri il pensiero del candidato consigliere comunale dr. Massimo Ronca per la lista del PSI (Partito Socialista Italiano) in merito ai libri di testo che di anno in anno vengono letteralmente stravolti nella scuola italiana, con notevole aggravio di spese a carico delle famiglie.

Sicuramente non è più come un tempo quando a scaletta i libri di testo venivano utilizzati in famiglia da più figli in ordine di età; insomma c’era una garanzia di studio sui contenuti che, in definitiva, cambi testo ma resta sempre lo stesso. Se Napoleone è nato nel 1769 non può essere nato in altra data nel testo scolastico dell’anno successivo, o no. E allora perché cambiare libri ostinatamente ogni anno. Meglio ritornare al passato quando i libri di testo veni vano cambiati, si, ma duravano almeno tre-quattro anni.

Ma ecco i pensiero di Massimo Ronca: “Nei preliminari di inizio anno scolastico, c’è il classico e giusto fenomeno della corsa al libro usato per ammortizzare le spese scolastiche, visto i costi e il contributo, che loro chiamano volontario, che richiedono ad inizio anno. Le elementari e le medie, per non parlare delle superiori, hanno raggiunto un picco altissimo di costi che gravano sulle famiglie e con sotterfugi vomitevole, ogni anno sei costretto a spendere fino a 500 euro di libri, in quanto vengono cambiati di copertina e non di contenuto,  per far bene e far ingrassare le case editrici, con la complicità di presidi, insegnanti e non, parliamo del provveditorato e del ministro alla pubblica istruzione che dovrebbe monitorare questo processo in tutte le sue fasi esecutive. A tal proposito mi chiedo: ma le associazioni dei consumatori presenti su tutto il territorio nazionale, oltre a tutelare i consumatori per il rimborso sky, rimborso telefonia ecc ecc, sono a conoscenza di questa piaga? Come mai non se ne parla? Mia figlia in prima elementare quest’anno ha da studiare 8 libri diversi, di cui uno di religione a tre volumi e uno di educazione fisica. Senza nulla togliere alla valenza di queste materie, ma credo che tutto l’indotto scolastico, compreso il ministro, debba farsi un esame di coscienza e i genitori iniziare ad alzare un pò la voce con i dirigenti scolastici, che hanno anche il compito di fare da portavoce dei genitori.  Si sente spesso in trasmissioni di attualità che oggi c’e più ignoranza, meno passione per lo studio, ma un casino di libri in giro. Che algoritmo è l’istruzione? Vergognatevi mi sembra riduttivo”.

Cosa dire dopo aver letto quanto scritto dal candidato Massimo Ronca; resta l’amaro in bocca per la quantità enorme di libri, e conseguentemente di peso sulle spalle, per i bambini anche di prima elementare. Ma l’economia di un Paese, secondo i presunti esperti, non può tenere conto di queste sciocchezze “pericolose”.

 

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