L’ On. Sara Cunial,non vaccinata, potrà entrare alla Camera dei deputati per partecipare ai lavori parlamentari senza esibire il Green pass, ma non potrà accedere all’Aula e dovrà sistemarsi nelle tribune.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

L’obbligo del vaccino è  corretto  per la nostra costituzione,occorre però una legge dello stato,il decreto legge è un grosso rischio per la conversione in legge. Il vaccino è un  dovere inderogabile rientra nella  solidarietà sociale. Perché è stato consentito  alla deputata Sara Cunial di accedere in parlamento senza il vaccino e senza il green pass , per le altre categorie non è possibile ? L’Onorevole Sara Cunial è stata eletta alla Camera dei deputati  per il movimento 5 stelle nel 2018 , fa parte del Gruppo Misto dal mese di aprile 2019,risiede a Bassano del Grappa ed  è laureata in chimica industriale all’Università di Padova.In merito alla pandemia di COVID-19 la deputata ha assunto più volte posizioni contrarie alle evidenze scientifiche,nega l’utilità delle mascherine  come strumento di protezione individuale, affermando invece la loro presunta nocività.  “Sono molto soddisfatta di apprendere che l’esercizio del mandato di rappresentanza popolare sia ancora in vigore nel nostro Paese.  Tornerò in Aula senza mostrare il green pass“, l’On. Sara Cunial  dal 15 ottobre 2021  non partecipava più ai lavori della Camera dei deputati , potrà  partecipare ai lavori  “in considerazione del dovere di consentire alla deputata di esercitare il mandato di rappresentanza popolare”, ma solo dalle postazioni nelle tribune, a cui potrà accedere attraverso un percorso predefinito. Non potrà  accedere all’emiciclo né potrà  usufruire dei vari servizi negli altri ambienti del palazzo di Montecitorio. Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), Dott Filippo Anelli, invita ad affidarsi, invece, a chi ha le competenze per curare e per parlare di salute e scienza. I medici e gli scienziati, appunto. Un tema importante, soprattutto in tempi di pandemia e in un contesto in cui i social possono diventare terreno fertile per i falsi esperti e i fenomeni di disinformazione.Nello spot, a rispondere all’appello, infatti, sono, in un primo tempo, varie figure che, col volto coperto proprio da una maschera, dicono la loro, esprimendo le opinioni più strambe su come guarire il malcapitato. Ma tutto è bene quel che finisce bene. Finalmente interviene un medico vero, mentre una voce fuori campo avverte: “Un medico ha studiato dai 9 agli 11 anni per curarti; a un esperto di tutto, invece, sono bastati cinque minuti”. La campagna punta così a valorizzare l’esperienza dei professionisti della salute. Ed esorta i cittadini ad affidarsi ai medici e alla scienza quando in gioco è il proprio benessere e la propria vita.

Lo spot invita alla fiducia verso la scienza e verso i medici, e a non dare invece spazio a coloro che propagano fake news, creando disorientamento e sconcerto .secondo il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli. Crediamo alla scienza: la scienza è progresso, e ci aiuta a tirarci fuori anche da situazioni inverosimili come questa pandemia, grazie al vaccino. La scienza e i medici sono al servizio dei cittadini”.

 

 

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