Cooperative: il SISTEMA, tra Comune – Provincia – Istituzioni – Operatori – Aziende e Magistratura ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Eureka !! Se ancora mi assiste (data l’età !!) un pò di lucidità mentale nel riuscire a leggere e capire un po’ di italiano (quello scritto), sono finalmente riuscito nell’intento; ho scoperto tutto quello che molti salernitani vorrebbero scoprire: se c’è, cosa è, e come funziona il SISTEMA SALERNO.

Per prima cosa va detto che un SISTEMA è tale se coinvolge molti soggetti come persone fisiche e molte istituzioni.

Insomma mentre tutti stanno o stiamo blaterando sul SISTEMA SALERNO senza venire a capo di niente, ecco che un quotidiano scrive: “Sembra quasi un cliché. Le coop come i mercatini, a fare da spartiacque alle violazioni delle norme, un ricorso al Tar e ….”.

Si è proprio un clichè che, come un ciclostile di vecchia memoria, basta inserire un progetto copia-incolla e il gioco è fatto: dal Comune, alla Provincia, agli operatori, alle ditte, ad un passaggio al Tar, il ritorno vittorioso in Comune e/o in Provincia e il gioco è fatto. Insomma i committenti che controllano gli aggiudicatari grazie a controllori compiacenti; come a dire che i controllori che dovrebbero controllare vengono accuratamente controllati da chi dovrebbe essere controllato. Tutto in un gioco di parole, come nel più classico dei clichè.

E il quotidiano di cui prima, riferendosi ai mercatini di Natale aggiunge: “Bancarelle di lusso che, di fatto, non sono però mai state chiuse, nonostante l’ordinanza sindacale, perchè i vigili «tenevano in mano» in attesa proprio della sentenza amministrativa che fu favorevole alla società torinese. Del resto, come emergerebbe da alcune intercettazioni ….. si era rivolto ad un «avvocato bravo, che parla personalmente con il giudice e che è anche l’avvocato di ….., e questo è ciò che conta”.

Un SISTEMA sussurra il giornale che si rimodula alla bisogna favorendo uno e danneggiando l’altro, per poi riprendere l’altro e spezzare le reni all’uno; un clichè, un vero e proprio decuplicatore di se stesso che in maniera scientifica assicurerebbe non solo l’impunità ma anche un volume di affari abbastanza corposo.

E’ sufficiente fare un bando appena discreto, zigzagando tra i vari punteggi (30 punti a chi sceglie tutte le zone proposte, 30 punti per il concerto e 20 punti se si propongono artigiani all’interno della fiera; 20 punti per gli spettacoli che uno propone ed altri venti per la promozione) ed ecco pronto un bando ad hoc, per non dire ad personam; spostando l’ordine degli addendi il risultato non cambia: è sempre favorevole a chi viene scelto dall’alto in danno di chi vorrebbe entrare dal basso senza paracadute.

E’ politica Signori lettori, anche se sporca, squallida e infernale; e la cosa più grave è che è così dappertutto ed in ogni settore della vita pubblica.

E la magistratura ordinaria ? vittima anch’essa di questo SISTEMA; di fronte al pronunciamento del TAR l’inchiesta sui mercatini (solo per citarne una tra le tante) si arena e si continua a danzare.

E’ tutto quì, ed è questo il compito difficilissimo che il Procuratore si è scelto e che ora deve cercare di risolvere, cominciando proprio dall’interno della magistratura ordinaria – contabile e amministrativa. Buon lavoro !!

Fermi tutti, però, ho rappresentato un SISTEMA deducendolo dalle parole scritte da un giornale, forse inavvedutamente, e quindi il tutto deve essere ancora dimostrato e/o provato prima nelle indagini preliminari e poi in giudizio, se mai si arriverà al processo.

Soltanto con il processo capiremo se esiste davvero il SISTEMA SALERNO.

 

 

 

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