Salernitana “guastafeste” al Maradona Dia rinvia la festa scudetto al Napoli

 

 

Da Luciano Di Gianni

 

Salernitana “guastafeste” al Maradona

Dia rinvia la festa scudetto al Napoli

 

Di Luciano Di Gianni

 

Davanti ad un Maradona gremito, per quella che poteva essere la partita della festa scudetto per il Napoli, la Salernitana gioca una partita di temperamento, sofferenza e resilienza, con il suo solito terzetto difensivo davanti ad Ochoa, Coulibaly e Vilhena in mezzo al campo, Mazzocchi e Bradaric sugli esterni, e Kastanos e Candreva a supporto del terminale offensivo Dia. Il primo tempo termina sullo zero a zero, con il Napoli che fa la partita come era preventivabile, ma che non riesce a pungere, grazie alla buona tenuta difensiva dei granata e dei riflessi di Ochoa. Nella ripresa, dopo circa un quarto d’ora, il Napoli si porta in

 

vantaggio sugli sviluppi di un corner. L’impianto di Fuorigrotta è un catino bollente pronto ad esplodere di gioia per una vittoria che darebbe la certezza matematica agli azzurri di alzare il tricolore.

 

È il minuto 83. Il Napoli, in vantaggio uno a zero sulla Salernitana, grazie al gol di Olivera, è a sette minuti -più eventuale recupero- dal suo terzo scudetto, atteso trentatré anni. Il primo della sua storia senza Maradona.

Una partita, uno stadio, una città, mostrati in mondovisione. Nei giorni precedenti alla partita, una valanga di parole e decisioni più o meno discutibili. Una su tutte quella di spostare la partita alla domenica in nome di una non ben definita necessità di ordine pubblico, penalizzando la Salernitana, che avrà un giorno in meno

 

per preparare la delicata sfida di mercoledì all’Arechi contro la Fiorentina. Il tutto per far sì che la Napoli calcistica possa festeggiare tra le mura amiche. Tralasciando tutte le polemiche maturate durante una settimana di attesa e passione da ambo le parti, torniamo al minuto 83. Sembra tutto pronto per la festa scudetto, disegnata su misura, allo Stadio Maradona. Napoli e i napoletani sognavano di festeggiare uno scudetto nel loro tempio. Di contro, la vittima sacrificale è quella Salernitana, apparentemente tanto snobbata, che quasi mai ha vissuto a queste latitudini calcistiche. Dunque, stando anche alla scelta di spostare il match, la partita contro i granata rappresenta evidentemente per il popolo partenopeo -istituzioni comprese- poco più di una formalità. Tuttavia, a sette minuti dai festeggiamenti, Boulauye Dia sulla

 

fascia destra fa un tunnel ad Osimhen, entra in area e con un sinistro a giro trafigge Meret, gelando in mondovisione un popolo già pronto a stappare le bottiglie per i festeggiamenti. Uno ad uno. Una doccia fredda che rinvia i festeggiamenti partenopei presumibilmente a Giovedì, quando il Napoli andrà ad Udine. Per la Salernitana un punto d’oro che la mantiene a sette punti dalla zona calda. Un altro tassello che la avvicina alla salvezza.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *