120° anniversario della nascita del Prof. Ezio Vanoni, il tributarista ,ministro delle Finanze , “prestato alla politica”.

 

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ezio Vanoni , valtellinese di Morbegno, classe 1903 è stato un politico approdato all’impegno pubblico attraverso una carriera tecnica , da professore universitario di diritto internazionale e tributario  ,docente prima alla Cà Foscari di Venezia e poi all’università di Roma dal 1933 al ’36, nonché titolare di uno  studio  fiscale a Milano. Ezio Vanoni il professore “prestato alla politica” è stato una figura di primo piano nella costruzione della Repubblica come  studioso e come statista, nel dopoguerra fu eletto prima alla Costituente, poi senatore nel 1948 e nel 1953 e ricoprì vari incarichi ministeriali,al dicastero delle finanze avviò un profondo rinnovamento del sistema tributario, la cosiddetta “riforma Vanoni” del 1951, fondata sulla progressività della tassazione, su un riordino dell’imposizione indiretta che escludeva i beni di prima necessità e sulla dichiarazione dei redditi da parte del contribuente. Ezio Vanoni sottolineava spesso nella sua attività di studioso e di uomo di governo il “dovere civico” di “pagare le tasse”, quale impegno costruttivo, commisurato al reddito, per il bene comune, così da “ridurre le disuguaglianze nella ripartizione della ricchezza” e favorendo “le migliori condizioni per l’occupazione e l’incremento del salario”. La “terza via” tra liberismo e collettivismo prefigurata da Vanoni incontrò l’attenzione di personaggi come Giorgio La Pira, Aldo Moro, Giuseppe Dossetti , De Gasperi, guadagnandosi la stima del mondo imprenditoriale e sindacale dell’epoca. Rigoroso nel lavoro, sobrio nei comportamenti,è stato  una figura esemplare di servizio del laico cristiano in campo politico. “Le vie per la liberazione dell’individuo dalla miseria  sono di tempo in tempo diverse. Ma il fine di ogni azione nella società resta per noi immutabile: fare in modo che ogni uomo possa liberamente tendere a realizzare la pienezza di vita che risponde alla sua natura e alla chiamata divina, che lo sospinge”.Ezio Vanoni collaborò con Luigi Einaudi alla  redazione di significative parti della nostra Costituzione, come l’art. 53 che recita :”Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”, in corrispondenza con il principio di eguaglianza dei cittadini sancito all’art. 3. E come l’art. 81, che recita :”Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico”.

 

 

 

 

 

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