UN CAFFE’ CON: il Fisioterapista-Osteopata Filippo Capuano

da Maria Giovanna Santucci

 

 

 

 

 

 

Il dottore Filippo Capuano è un professionista del settore sanitario e si occupa della prevenzione, della valutazione e del trattamento delle disabilità e delle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico e neurologico. Oggi parliamo con lui ed affrontiamo le problematiche inerenti alla postura e alle disfunzioni in età adolescenziale, la crescita e lo sviluppo muscolo-scheletrico e l’impatto significativo che hanno sulla salute e sul benessere dei giovani.

Innanzitutto specifichiamo che il fisioterapista insegna al paziente come utilizzare al meglio il proprio corpo mentre l’osteopata utilizza la terapia manuale, non invasiva, ripristina e corregge velocemente le problematiche legate alla struttura corporea.

Le nuove generazioni e le abitudini sbagliate, l’utilizzo smodato di tablet e smartphone durante l’adolescenza, costringono il corpo ad assumere una postura scorretta ed a sviluppare fastidiose conseguenze: quali sono?

Numerosi studi mostrano come le nuove generazioni siano soggette all’insorgere precoce di atteggiamenti e abitudini sbagliate, che richiedono veri e propri trattamenti mirati. Cerchiamo di chiarire come, in un mondo dominato dalla tecnologia, sia inevitabile ritrovarsi sommersi in essa, e questo vale per le nuove generazioni come per le vecchie.

Sedersi in modo sbagliato, tenere la testa inclinata in avanti a causa dell’uso eccessivo dei dispositivi elettronici, o portare zaini pesanti in spalla sono, purtroppo, quei comportamenti che ci portano inevitabilmente a sviluppare abitudini posturali errate o avere disfunzioni muscolo-scheletriche con conseguenti dolori muscolari e articolari, specialmente nella schiena, nelle spalle e nel collo.

Il motivo è che alla nascita la nostra colonna vertebrale è composta da una certa percentuale di cartilagine e di osso. Man mano che cresciamo, la cartilagine viene sostituita da osso in quelli che si chiamano centri di accrescimento e, quando questa conversione raggiunge il suo culmine generalmente intorno i 15/18 anni, la colonna diviene estremamente stabile.

Se si va ad analizzare lo sviluppo della tecnologia, via via più miniaturizzata e di uso comune, con il suo progressivo utilizzo da parte di una popolazione sempre più giovane, appare evidente come delle problematiche posturali e disfunzionali compaiano oramai già in età adolescenziale.

Cosa comporta tutto ciò?

Che arrivati a quel punto la schiena conserva la posizione in cui si trova e rimarrà quella la postura definitiva che avremo da adulti.

Fino ad una ventina di anni fa il problema principale era la scoliosi che risulta molto ben lavorabile fino ai 15 anni, con risultati sempre più scarsi dai sedici in poi. Tuttavia le abitudini sbagliate delle nuove generazioni hanno dato inizio ad altri disordini posturali quali ad esempio: dorso curvo, iperlordosi, rettilneizzazione del tratto cervicale ecc.…

Ciò porta a problematiche secondarie come: cefalee, dorsalgie, lombalgie, addormentamento degli arti superiori e tanto altro.

Con questo non voglio dire che le nuove generazioni siano condannate, perché ogni aspetto sopra elencato è lavorabile e trattabile, però è innegabile che queste nuove posture stiano diventando talmente frequenti da risultare comuni.

-Dunque cosa rende un adolescente più delicato di un quarantenne?

Il nostro corpo cerca sempre di compensare e adattarsi a tutti gli stimoli che percepisce, dunque una scoliosi o un dorso curvo possono risultare totalmente asintomatici.

Si cade nel patologico quando esso non riesce più a farlo. Finché siamo sotto i quindici anni di età, si può cambiare drasticamente la postura, mentre dopo quell’età, anche se la colonna si salda in una posizione scorretta, si può lavorare su tutti i sintomi secondari. Insomma possiamo vivere bene anche con una postura sbagliata, siamo soltanto più sensibili a determinate disfunzioni. Quando i nuclei di accrescimento sono ancora attivi va benissimo la terapia posturale, volta a migliorare l’assetto globale per prevenire ogni altro aspetto secondario negativo, quando invece la colonna si è saldata andiamo a lavorare sui sintomi che la postura scorretta comporta. Quello che cambia da un’età ad un’altra è il tipo di terapia che andremo ad effettuare.

Chi non ha agito tempestivamente sul riassetto posturale dovrà fare terapia a vita per contenere i sintomi?

Assolutamente no, un trattamento per come lo intendo io non mira soltanto a togliere il dolore, ma ad agire sulle cause e contrastarle, laddove non fosse più possibile prevenirle. Parliamo di un soggetto più sensibile che dovrà riguardarsi con maggiore attenzione, ma dopo le giuste terapie e raccomandazioni si può stare bene, basta solo aiutare il corpo a guarire.

I trattamenti possono includere esercizi terapeutici, terapia manuale, correzioni posturali, educazione sui modi corretti di sollevare pesi e di utilizzare dispositivi elettronici, e altre modalità a seconda del problema specifico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un piano di trattamento a lungo termine per ottenere risultati duraturi.

 

Concludiamo la nostra breve ma intensa chiacchierata suggerendo di affrontare nell’immediato questi problemi con le terapie più adatte, prevenendo così complicazioni future dopo l’età adolescenziale.

L’intervento precoce da parte di un professionista qualificato del settore può aiutare a stabilizzare la postura, migliorare la forza muscolare, alleviare il dolore e promuovere un’adeguata funzionalità muscolo-scheletrica migliorando la salute e l’umore.

 

 

 

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