MIGRANTI: sulla nave Sea-Eye/4 … parla la De Roberto

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Conosco abbastanza poco la dott.ssa Paola De Roberto (assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno) per capire se le cose che ha detto nell’intervista resa alla giornalista Brigida Vicinanza (Il Mattino del 24.08.23) rispecchiano in assoluto il suo personale pensiero o, piuttosto, riproducono in fotocopia il “pensiero errante” di una pseudo sinistra sempre più allo sbando, soprattutto da quando il maggior partito della sinistra italiana, il PD, è governato dalla neo segretaria Elly Schlein.

Se fossimo soltanto davanti al suo personale pensiero sicuramente non lo condividerei ma cercherei di comprenderlo, abituato come sono al sacrosanto rispetto del ruolo degli altri nonostante la mia personale libertà di pensiero e di commento.

Nell’altro caso (pensiero errante della sinistra) non avrei difficoltà nel contrastare e condannare quello che per la sinistra sta diventando una caporetto (parlo da socialista libero e mai iscritto ad alcun partito) come un sorta di dannazione perpetua alla ricerca di una linea ben definita e costante da utilizzare per cercare di fermare l’immigrazione clandestina che, al di là dello specioso giudizio di alcuni magistrati siciliani politicizzati, esiste e come … purtroppo !!

Quando l’ex ministro dell’interno Matteo Salvini bloccava indistintamente quasi tutte le navi, la sinistra alzava le barricate che in piccola parte erano giuste ed in gran parte sicuramente sbagliate nei toni e nelle modalità con cui venivano espresse. Eppure eravamo usciti da poco da quella terribile inchiesta del “mondo di mezzo” di Roma che è stato la punta di diamante dello sfruttamento anche dei migranti sotto le mentite spoglie di associazioni umanitarie coperte anche dalla stessa sinistra.

Ora che l’attuale ministro Matteo Piantedosi ha cercato di regolare almeno il chiaro traffico di esseri umani e il blocco nel porto di Salerno della nave Sea-Eye/4 ne è la dimostrazione, la sinistra insorge ugualmente denunciando una disparità di trattamento tra i regolari e gli irregolari, quasi ammettendo che gli irregolari esistono ma non vanno fermati per strane elucubrazioni di finto carattere umanitario.

La dott.ssa De Roberto, in questo, assume una posizione che sembra una velina di quella della sua segretaria nazionale, Elly Schlein, pur non avendola presumibilmente votata nelle recenti primarie del Partito Democratico.

Ma la cosa che più mi ha impressionato dell’intervista della De Roberto è il monito che lancia contro Piantedosi (reo di aver ripreso il c.d. Decreto Cutro) riportando a galla la storia del “tutti uguali” di cui prima:

  • “… Questo è un decreto assurdo che non tutela le vite umane, non bisogna perseguire chi commette dei reati ma preferisce prendersela con le Ong o con le realtà che cercano di salvare le vite umane. Cosa avrebbero dovuto fare? Salvare soltanto alcuni rispetto ad altri? Massima solidarietà per le Ong da parte mia e anche a chi è a bordo della Sea-Eye 4. Farò in modo di sapere se hanno bisogno di aiuto da bordo …”.

Ognuno può commentare come crede il pensiero della De Roberto; io mi permetto soltanto di chiedere una cosa oggettivamente sotto gli occhi di tutti e che gran parte della sinistra non vuole vedere: “Visto che non hanno il sostegno dei governi chi c’è dietro le ONG, chi le finanzia e, soprattutto, chi le protegge ?” questo, beninteso, dando per scontato che nessuno (da Salvini alla stessa De Roberto passando per Piantedosi) cerca di far morire in mare i migranti. Non scherziamo su questo punto, quì la sinistra ha perso le elezioni.

La nave ONG bloccata nel porto di Salerno per effetto del decreto Cutro

Un’ultima considerazione, per continuare a commentare il passaggio finale  dell’intervista della De Roberto quando dice che “ … la politica di questo governo che oggi, insomma, in qualche modo non è riuscito a diminuire gli sbarchi ma a pretendere solo che le Ong lasciassero le persone morire in mare …”; ma come si fa, mi chiedo, a continuare ostinatamente e fuori da ogni grazia di Dio a dichiarare che il governo attuale pretenderebbe di lasciar morire in mare i migranti bloccando le navi delle ONG.

Probabilmente c’è qualche passaggio che mi sfugge del pensiero della De Roberto, che stimo ed apprezzo per la sua innata versatilità verso il sociale, voglio credere che forse non è riuscita a spiegare meglio alla giornalista o che quest’ultima non abbia riportato pienamente il suo pensiero.

 

 

 

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