CANFORA: forse se la caverà ? … tra l’art. 10 della Severino e l’art. 51 del cpp – il sen. Iannone mi scrive

 

Aldo Bianchini

Il senatore Antonio Iannone (FdI)

SALERNO – Non c’è niente da fare, i politici di sinistra invece di essere specchiati e trasparenti cercano sempre di cavarsela ricorrendo d ogni minuscolo cavillo legale; rispetto a loro quelli di destra sono di gran lunga più rispettosi delle leggi e non le utilizzano per un mero obiettivo politico per distruggere gli avversari.

Insomma la domanda è: “Il caso di Giuseppe Canfora, sindaco di Sarno, è riconducibile tra quelli previsti dalla famigerata Legge Severino (D.Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 – Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190) che prevede l’incandidabilità o la permanenza nella carica in presenza di una condanna passata in giudicato ?

La risposta non è delle più semplici.

L’altro giorno, 4 sett., ho pubblicato un mio articolo dal titolo “CANFORA: il caso del sindaco di Sarno tiene banco … e il centro destra dove sta ?” che, nel ricordare a tutti che il caso Canfora è ancora irrisolto nonostante la conferma della sentenza di condanna da parte della Cassazione, ha suscitato come prevedibile reazioni diverse e di vario tipo. Nell’articolo avevo manifestato tutta la mia meraviglia del perché Canfora stesse ancora al suo posto e del perché il centro destra sembra dormiente.

L’unico politico che ha ritenuto di dovermi rispondere, con whatsapp, è stato il sen. Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) che ringrazio per la pazienza dimostratami e per le spiegazioni certosine fornitemi circa il caso in questione. Innanzitutto ha precisato che Lui e il suo partito si muovono “per applicare la legge e non il potere”, questa la ragione per la quale la catena di comando (Governo, ministero, Prefetto) sembra essersi bloccata.

Non di meno il senatore ha aggiunto che “La Severino è una pessima legge che è molto dubbia per esempio sul reato di tentata concussione. Il ministero sta approfondendo” e in forma comprensibilissima ha aggiunto “… noi non siamo De Luca e non vogliamo esserlo. Noi siamo per il popolo e per la legge. Le cose non si cambiano con la bacchetta magica e le chiacchiere ma con il lavoro quotidiano …”.

Dr. Giuseppe Canfora - sindaco di Sarno

Alle mie considerazioni sullo specifico caso Canfora ha chiarito che “ … la Severino non prevede la tentata concussione tra i reati che comportano la sospensione ed è dibattuto se l’art 10, a pena definitiva, comporti la decadenza. Il ministero sta approfondendo. Qui non si tratta di politica ma di legge, una pessima legge non fatta da noi …”.

E’ vero, l’ho verificato andando a leggere rapidamente l’articolo 10 della Severino; un articolo scritto con i piedi, anzi mi correggo, sembra scritto per rimescolare all’infinito le modalità di applicazione della stessa legge; e dato che il reato che ha determinato la condanna di Canfora è quello di “tentata concussione”  ne consegue che non essendo specificamente previsto tra le tipologie di applicazione della legge, la legge stessa non potrebbe essere applicata in danno di Canfora che se la caverebbe, così, per il rotto della cuffia.

Ma, ovviamente, c’è un passaggio molto ambiguo dell’art.10 che al comma 1 – punto b include nell’applicabilità tutti “coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o tentati, previsti dall’articolo 51, commi 3 -bis e 3 -quater, del codice di procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera-a”.

E qui lo squarcio si allarga all’infinito, tanto da rendere quasi incomprensibile se la legge può o meno essere applicata per il caso Canfora.

Ringrazio nuovamente il sen. Antonio Iannone per il modo impeccabile con cui mi ha spiegato la situazione; un spiegazione da valere anche per gli altri che in questi giorni hanno scritto (come me) solo sciocchezze.

 

 

 

One thought on “CANFORA: forse se la caverà ? … tra l’art. 10 della Severino e l’art. 51 del cpp – il sen. Iannone mi scrive

  1. Caro Aldo io in questi giorni ho scritto su questo caso è non ritengo di aver detto sciocchezze. La questione è oltre che giuridica, morale e etica. Il dott. Canfora è un CONDANNATO in via definitiva per un reato contro la PA. C’è in campo amministrativo il principio della “opportunità” che viene spesso invocato per le scelte che si fanno in materia di nomine a cariche e uffici pubblici. Per capirci non si ritiene opportuno nominare un funzionario per determinate materie allorquando questi è marito di un professionista in quel campo. Sarei curioso di sapere se il dott. Canfora ritiene opportuno svolgere il suo ruolo di sindaco votato dal popolo che lo sapeva presunto non colpevole. Giovanni Falci

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