SALA C.: “A Trinità tornano attivi i semafori intelligenti”

 

Aldo Bianchini

SALA CONSILINA – Ho mutuato, pari pari, il titolo dell’articolo a firma del noto giornalista Pasquale Sorrentino (pubblicato da “Il Mattino” il 24 novembre 23) per annunciare anche da questo giornale la riattivazione, o meglio la rielaborata e rinnovata installazione di “semafori intelligenti” per disciplinare il traffico al “Quadrivio Trinità”, punto centrale di tutta la rete stradale del Vallo di Diano.

Sinceramente non so cosa significa “semafori intelligenti”, mi interessa molto poco; la mia attenzione si sposta piuttosto sull’assoluta mancanza di intelligenza dei tanti amministratori salesi che si sono succeduti negli ultimi quindici anni, cioè fin da quando i semafori giorno dopo giorno finirono per spegnersi definitivamente e nessuno prese seriamente in carico quanto accadeva sotto gli occhi di tutti.

Eppure i semafori di Trinità erano e sono chiamati a disciplinare uno dei punti nevralgici deol traffico dii tutto il Vallo di Diano; rispetto alla capacità dell’allora sindaco di Padula di mantenere sempre attiva la segnalazione semaforica del “bivio di Padula”, ha fatto sempre da contraltare l’inerzia degli amministratori di Sala Consilina.

Ma la politica, si sa, è anche capace di fare miracoli; è questa volta anche a Sala Consilina il miracolo c’è stato, quasi come una sorta di donazione benefica del sindaco avv. Francesco Cavallone prima di lasciare il suo mandato nella prossima primavera.

Da oltre dieci anni ho scritto sull’utilità della riattivazione dei semafori di Trinità; in risposta ai diversi miei articoli un esponente di spicco dell’amministrazione comunale salese mi informò che ilo ritardo nella riattivazione dei semafori era dovuto al fatto che la Soprintendenza (per mano dell’arch. Eleonora Scirè, che all’epoca teneva in scacco e maltrattava tutti i sindaci del Vallo incapaci di reagire) aveva drasticamente bloccato un progetto per la realizzazione di una rotatoria che era stato presentato agli Organi competenti; blocco dovuto al fatto che non si poteva abbattere il rudere più che fatiscente della ex chiesetta  (ben visibile ancora oggi nella sua allarmante pericolosità).

Eppure proprio in quei giorni, era il mese di gennaio del 2013, era accaduto un disastroso incidente stradale con molti feriti proprio nel quadrivio incriminato.

Comunque meglio tardi che mai, direbbe qualcuno; è vero, ma bisogna anche denunciare la proverbiale lentezza, per non dire altro, degli amministratori pubblici in genere ed in particolare di quelli del Vallo di Diano.

Anche se rimaniamo tutti in attesa della già annunciata migliore sincronizzazione delle segnalazioni semaforiche per meglio disciplinare finanche le scorrettezze di molti automobilisti.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *