GAMBINO: in carcere ma … da controllore

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Le notizie, come tutti sapete, vanno anche cercate senza attendere la “benedetta velina” e così, ieri mercoledì 17 gennaio, sono rimasto colpito da una foto a pag. 6 (in alto a destra) dal quotidiano “Il Mattino” a corredo dell’articolo che parlava della visita istituzionale nel carcere di Fuorni del sottosegretario alla giustizia on. Andrea Del Mastro Delle vedove insieme ad uno stuolo di personaggi al seguito.

L cosa che mi ha colpito di quella foto (le foto ben fatte sono veri e propri pezzi capolavoro anche di giornalismo) che sembra parlare è stato l’aver notato proprio dietro il sottosegretario, in piccolo, la testa dell’on. Alberico Gambino (già sindaco di Pagani, già consigliere regionale ed oggi commissario provinciale di Fratelli d’Italia) in predicato per una candidatura, quasi certa, per le elezioni europee del prossimo giugno.

Almeno io ho letto sul viso di Gambino uno stato di palese agitazione, quasi di insicurezza se non proprio di timore; probabilmente, mi sono detto, è la prima volta che Gambino si trova ad oltrepassare la soglia del carcere di Fuorni da quel maledetto 15 luglio 2011 quando , invece, fu costretto ad entrare in quel penitenziario scortato dai Carabinieri che lo avevano arrestato qualche ora prima su ordine del gip Gaetano Sgroia previ richiesta del pm Vincenzo Montemurro per l’inchiesta su Pagani denominata “Linea d’ombra”.

Sappiamo tutti com’è finita quella travolgente inchiesta giudiziaria; l’on. Gambino proprio quale settimana fa ha inanellato l’ultima, in ordine di tempo, assoluzione con formula piena ed è stato restituito tout-court lla vita politica che tanto ha amato ed ama.

Adesso come dicevo nel titolo, ci è tornato da “controllore politico” al seguito del sottosegretario alla giustizia del suo stesso partito Fratelli d’Italia e chissà cosa ha provato mentre varcava l’altra mattina quella soglia che si era ripromesso, forse, di odiare per tutta la vita.

E bene ha fatto il sottosegretario a farsi accompagnare anche da quell’uomo di punta del suo partito, un uomo che ben conosce il funzionamento e il malfunzionamento di quella struttura carceraria; e sicuramente i suggerimenti-consigli non saranno mancati.

Può anche darsi, però, che nessun particolare sentimento ha attraversato il corpo e la mente dell’on. Gambino e che la mia visione sia soltanto il frutto della fantasia giornalistica nella lettura di una foto che parla e ci dice tante cose.

 

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