VALLO di DIANO e ALTA VELOCITA’: tra sogni e superficialità … la reprimenda di Rocco Panetta !!

 

Aldo Bianchini

Dr. Rocco Panetta

SALERNO – In tutta sincerità devo riferire a Voi lettori che, in questi giorni, una considerazione molto grave, sintetizzata in una piccola frase mi ha colpito.

La frase è stata firmata da dr. Rocco Panetta, personaggio del Vallo di Diano e già dirigente la divisione di veterinaria dell’ASL (sezione di Sala Consilina), noto innanzitutto per le sue indubbie qualità professionali ma anche per il suo impegno civico a cominciare dalla tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro fino alla programmata Alta Velocità.

Il dr. Panetta è uno che, può piacere o meno, le cose che ha da dire non le manda a dire; sicuramente le spara senza alcuna remora o timore reverenziale verso chicchessia; insomma è abituato a dire pane al pane e vino al vino. Spesso, comunque, non mi sono ritrovato sulla sua lunghezza d’onda, ma questa è un’altra storia. Io mi muovo sempre nel profondo rispetto del ruolo altrui.

Questa volta, però, non posso non essere allineato con lui sulla considerazione che ho anticipato all’inizio: “E’ molto grave che l’AD del Gruppo FSI non sappia che la Calabria confina con la BASILICATA e NON con la Campania e di, conseguenza, la tratta AV Romagnano – Praja a Mare attraversa la BASILICATA Meridionale prima di giungere in Calabria !!”; questo ha scritto Panetta su FB che io ho ricevuto come messaggio WhatsApp.

Quella che fa Rocco Panetta è una constatazione gravissima; esplorando tra le righe di un articolo apparso su Corriere della Calabria del 25.02.24 è riuscito a cogliere la pochezza geografica di un alto funzionario delle ferrovie che sovrintende a tutte le progettazioni dei vari tronconi dell’alta velocità ferroviaria ed ha messo allo scoperto che il predetto non sa (o quanto meno è distratto) che la Campania non confina con la Calabria e che nel bel mezzo delle due regioni c’è un’ampia fetta della Basilicata meridionale. La persona interessata è niente meno che l’a.d. (amministratore delegato) delle Ferrovie dello Stato dr. Luigi Ferraris.

Il significato di questa scoperta evidenzia ancora di più l’attenzione e lo scrupolo che Rocco Panetta mette nella sua azione libera e indipendente alla stregua di un preparatissimo “difensore civico”.

Qualcuno potrà anche dire che si è trattata di una semplice gaffe, ma sinceramente la cosa, a me, appare seriamente grave perché Ferraris è stato anche a.d. di Terna e che quindi avrebbe dovuto conoscere benissimo il territorio del Vallo per non sapere che tra La Campania e la Calabria c’è la Basilicata.

Ma tutto questo fa pensare a quanta superficialità c’è in ognuno dei personaggi (dalla testa alla coda) che sovraintendono alla progettazione dell’alta velocità, così come per tutte le altre grandi opere strutturali del Paese. Personaggi che, poi, al soldo della politica vanno in giro per l’Italia a raccontare cazzate. E, purtroppo, nessuno tiene presente che dalle progettazioni (ambiziose ma fumose) alle realizzazioni c’è storicamente, almeno per questa Nazione, un abisso insormontabile.

Per carità mi auguro fermamente che tutto quello che scrivo e dico in merito a questa grande opera venga smentito, presto, dai fatti.

Ma se mettiamo insieme l’ignoranza materiale e la superficialità dei tanti personaggi in gioco con le fatue promesse della politica ecco che il quadro futuro non è dei più esaltanti; e la frase riportata da dr. Panetta su FB accende sicuramente i riflettori sull’intera visione delle grandi progettualità.

 

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