PD Sala: salviamo il salvabile

Antonio Citera

SALA  CONSILINA – Prende forma il coordinamento di zona del PD nel Vallo di Diano. Lunedì sera all’hotel Vallisdea di Sala Consilina  il segretario provinciale Nicola Landolfi, davanti ad una platea di esponenti politici sindaci e coordinatori di circolo, ufficialmente fa nascere il tanto sospirato strumento di unione di un partito che negli ultimi anni ha visto pochi eletti a spartirsi un territorio agonizzante sotto ogni profilo. Un pallone, quattro amici, due palleggi, questa l’aria che si respirava davanti al Vallisdea nei minuti precedenti l’importante incontro. Una certezza da parte di molti, risollevare le sorti di un territorio, alzare la bandiera di un partito che ha vissuto anni lucenti, che ha cavalcato l’onda fino a schiantarsi quasi del tutto. Artefice dell’iniziativa Nicola Landolfi, il segretario della provincia che ci mette del suo, che vuole smuovere le foglie secche, che invita tutti a riprendere in mano le redini. Presenti al tavolo il consigliere regionale Donato Pica, il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, il dott. Vittorio Esposito, il Presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta, e naturalmente il segretario provinciale Nicola Landolfi. La platea invece era composta da sindaci, Antonio Peluso di Sanza, Attilio Romano di Casalbuono, Paolo Imparato di Padula, per citarne alcuni, e dai responsabili dei Circoli Territoriali dei vari comuni del Comprensorio.  Una discussione semplice, un obbiettivo comune, quello di ritracciare e far rinascere il Partito Democratico nel Vallo di Diano, tante le parole che sono state espresse, tanti gli interventi, tanti i temi che sono stati affrontati, tante le sconfitte nell’ultimo periodo, – rialziamo la testa, ricompattiamo il Partito- queste le parole più frequenti – il Vallo di Diano ha bisogno di un coordinamento che stabilisca l’iter da seguire e sviluppare per far riaccendere la passione verso la politica affievolitasi negli ultimi anni- ha detto Landolfi – basta accordi trasversali che si distaccano dalle ideologie che sono proprie di un Partito-. Tutti contenti a fine dibattito, quando di fatto, è stata gettata la prima pietra sull’importante progetto politico che di conseguenza avrà forte impatto su un Comprensorio non abituato alla collegialità. Pochi i giornalisti presenti forse perché non erano stati informati della cosa, o forse perché hanno preferito stare lontano dall’evento per altre motivazioni, non possiamo saperlo. Resta la serata ricca di speranza, protesa al cambiamento politico. La nascita del coordinamento come strumento d’intesa, di discussione, di salvaguardia contro autoritarismo dei pochi. Questa è la prima puntata, altre ne seguiranno, vedremo se veramente di cambiamento si tratta, intanto apprezziamo la volontà di chi vuole trasparenza e buon senso.

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