Il Rotary Club della Val d’Agri aderisce al Progetto “Città della Pace per i Bambini in Basilicata”

Una serata all’insegna della solidarietà e della cultura per mantenere vivo il rapporto con il territorio. È questa l’ultima iniziativa in ordine di tempo del Rotary Club della Val d’Agri svoltasi a Viggiano che –ha affermato il presidente del Club, Rosanna Maggio- “ha aderito al progetto promosso dal Rotary Club Potenza Ovest e denominato “Città della Pace per i Bambini in Basilicata”. Il progetto è nato da un’idea di Betty Williams, premio Nobel per la Pace 1976 che nel 2003, durante la mobilitazione popolare in risposta al progetto di localizzare un deposito di materiale radioattivo a Scanzano Ionico, intervenne a sostegno di un utilizzo alternativo del nostro territorio e propose la creazione di una “Città per la Pace”, un’area di sicurezza per i bambini e le loro famiglie provenienti da nazioni colpite da conflitti armati ed intesa come un tempo ed uno spazio per l’educazione alla Pace ed alla formazione d’eccellenza”.  “Il progetto –ha spiegato Lorenzo D’Anisi, segretario del Club Rotary Potenza Ovest- è stato fatto proprio anche dalla Regione Basilicata che lo ha in parte finanziato ed ha rivolto un invito ad aderire anche alle Amministrazioni Locali. Saranno realizzati due poli principali di accoglienza, uno a Scanzano e l’altro a Sant’Arcangelo”. Nel corso della serata il Club Rotary ha proceduto anche ad una raccolta di fondi al fine di garantire la continuità assistenziale e, in particolare, l’acquisto di apparecchiature informatiche per consentire agli ospiti di mantenere in vita il rapporto con i paesi di origine. Per quanto riguarda l’aspetto culturale della serata va segnalata la conferenza sul tema “La condizione della donna nei paesi dell’antica Lucania Occidentale”, tenuta dal giornalista Giuseppe D’Amico che all’argomento ha dedicato una minuziosa ricerca pubblicata dalla casa editrice Carlone e Laveglia di Salerno per l’Associazione Culturale “Luigi Pica” di Sant’Arsenio, dal titolo “Storie di donne senza storia”. Partendo dai patti matrimoniali che fin dal XV secolo venivano stipulati davanti alla Chiesa, il relatore ha analizzato utilizzando tradizione orale e documentazione  d’archivio la condizione della donna nel corso dei secoli per poi concludere ricordando le conquiste ottenute specialmente nel corso del XX secolo, prima fra tutte la conquista del diritto all’elettorato attivo e passivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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