Sala C.: Tribunale, “The Day After Tomorrow”

Aldo Bianchini

SALA C. – E’ stata come “l’alba del giorno dopo”, quella descritta dal grande regista  Roland Emmerich nel famoso film del 2004 dal titolo The Day After Tomorrow .  Difatti il giorno prima nelle segrete stanze del Ministero avevano già confermato la lista dei 57 cosiddetti “Tribunali Minori” da sopprimere, e in questi c’è purtroppo quello di Sala Consilina. Causa maltempo l’ennesima, ripetitiva e stanca manifestazione  è andata in scena nel cinema-teatro Adriano. Moltissime le Autorità presenti, quasi tutti i Sindaci del comprensorio giudiziario con tanto di fascia tricolore, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, consiglieri comunali e moltissimi avvocati. Se volete l’elenco leggetelo da qualche altra parte!! Assenza totale dei cittadini comuni ancora molto lontani da una problematica così seria, probabilmente il messaggio proposto dagli interessati più diretti non riesce a passare nell’immaginario della gente che vede il Tribunale come una istituzione astratta ed assolutamente fuori dalla sua portata e dal suo interesse. Per il resto il solito rituale, la solita passerella riservata ai tanti personaggi comodamente seduti sul palco del’Adriano: Bellacosa, Montera, Landolfi, Marcone, Cobellis, Fortunato, ed altri, tra i quali il presidente nazionale dell’ordine forense. L’unico intervento che mi ha colpito, ma su questo non avevo alcun dubbio, è stato quello del presidente dell’ordine forense di Salerno avv. Amerigo Montera. Ha brutalizzato, da par suo, la politica in generale accusandola di superficialità e di assoluta insipienza (ma Montera ha usato parole molto più pesanti!!). In particolare il presidente Montera ha detto che sembra assurdo se non ridicolo che l’avvocatura debba chiedere oggi un piacere alla politica quando la stessa, per biechi interessi di bottega, proprio ieri (per dire poco tempo fa!!) ha votato la legge delega per la soppressione dei cosiddetti “piccoli tribunali” sotto il ricatto della fiducia posta dal Governo dei Tecnici che si è assunto il compito di “liquidare la politica”. Chi non conosce Amerigo Montera avrà pensato che il Presidente ha usato parole e toni forti e, forse, anche al di là delle righe. Qualcuno me lo ha sussurrato anche a voce bassa mentre vicino a me assisteva alla performance di Montera. L’ho gelato rispondendogli che ero perfettamente in sintonia con il Presidente e che, anzi, al suo posto avrei brutalizzato anche tutti i Sindaci presenti che lui invece ha salvato dalla responsabilità generalizzata. Voglio sperare che Montera lo abbia fatto perché ci crede davvero e non per rispetto verso gli stessi sindaci che erano in sala; ma è certamente così, Montera dice quello che pensa, senza mezzi termini, e non si sarebbe fatto minimamente influenzare dalla sola presenza. Ecco, con questo suo intervento tonico anche se poco produttivo, Montera ha dimostrato di avere “idee nuove” pur essendo un “personaggio vecchio” (soltanto per i lunghi anni di presidenza, non vorrei essere frainteso!!)  ma assolutamente unico, irripetibile ed anche simpatico e fuori dalle righe. L’avvocato Angelo Paladino si è schierato subito sulle posizioni di Montera, lui che da mesi andava predicando che il problema era politico e che necessitava l’unità e l’assenso di tutti.  Probabilmente, a questo punto, è ormai troppo tardi e tutto è perduto . Il vezzo di attaccare a testa bassa “la politica” suscita scalpore e, forse, consensi populistici ma certamente non contribuisce a risolvere i problemi. Per troppi anni la politica, i sindaci, l’avvocatura e gli ordini professionali hanno nicchiato pensando soltanto alla cura del proprio orticello.  Aspettiamo, comunque, l’incontro tra i rappresentati dei tre partiti (PdL, PD e UDC) con il ministro della giustizia (incontro proposto da Fortunato) per saperne di più.

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