SALERNO: arrestato Marco Pietrofesa

Da
uff.stampa Questura

SALERNO- Nella mattina del 13.04.2012, personale della Divisione Anticrimine
della Questura di Salerno,diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato, dr.ssa Luciana Palmieri, ha arrestato Marco Pietrofesa, di anni 41, residente a Salerno, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti di Polizia e già sottoposto ad Avviso Orale, in esecuzione di Ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso  il  Tribunale di Salerno. Il provvedimento restrittivo è stato emesso al termine di una articolata indagine svolta dagli investigatori della Settima Sezione della Divisione Anticrimine, coordinati dall’Ispettore Capo Angelo Labella, che lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria per numerosi capi di imputazione, tra cui, estorsione, violenza carnale e violazione della legge Merlin, commessi nei confronti di due coniugi.  Nell’ambito di tali indagini, che avevano preso il via a seguito della denuncia sporta dai coniugi nell’ agosto del 2011, presso la Questura
di Salerno, gli Agenti hanno accertato che il Pietrofesa, asserendo di vantare un presunto credito pari a 700.00 euro nei confronti dei coniugi, ne chiedeva l’adempimento attraverso il ricavo proveniente da prestazioni sessuali che la donna avrebbe dovuto fornire prostituendosi, in quanto i due debitori non erano in grado di onorare il debito in altro modo a causa delle indigenti condizioni economiche. Per costringere la donna a prostituirsi, il Pietrofesa la minacciava più volte, affermando che l’avrebbe picchiata ed avrebbe ucciso il marito utilizzando un grosso coltello da cucina. Il suddetto, inoltre, in una circostanza obbligava la donna ad avere un rapporto sessuale con lui, al fine di verificarne l’esperienza prima di avviarla alla prostituzione. I Poliziotti hanno accertato, infine, che la donna fu effettivamente costretta, per alcuni giorni, a prostituirsi nella zona orientale di Salerno, notoriamente frequentata da prostitute, per poi consegnare al Pietrofesa tutti i soldi ricavati dal meretricio per saldare il debito.

 

 

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