SANZA tragedia in tempo reale

 

Antonio Citera

SANZA – Corsa alla notizia, Ansia da Ansa, una sindrome che colpisce spesso il mondo del giornalismo ledendo quei principi di etica professionale che dovrebbero essere il volano di un mestiere importante e necessario se fatto con criterio e razionalità. La notizia della morte tragica di Sabina Citera di Sanza avvenuta sulla SS. Bussentina giovedì scorso 8 agosto, è apparsa in tempo reale corredata di foto della vittima, ancor prima che i parenti stretti e il marito sapessero del terribile avvenimento.Una tragedia che ha tinto di nero tutta la comunità Sanzese che si è stretta  intorno alla famiglia Citera –  De Lisa. Un terribile schianto frontale avvenuto sulla Bussentina, una strada che in questo periodo dell’anno pullula di auto dirette nel Golfo di Policastro e nella zona di  Palinuro. Un’arteria importante, a scorrimento veloce, con un manto stradale vecchio e sovente avallato da buche e ridossi che sviano da una guida sicura. Una ragazza semplice Sabina, classe 1969 che con la sua Fiat Brava stava recandosi a Sapri dove l’attendeva il Marito Attilio De Lisa. Viaggiava insieme alla sorella quando all’improvviso il buio l’ha strappata alla vita terrena. Uno schianto senza scampo, Sabina è morta prima di raggiungere l’ospedale di Salerno in eliambulanza. Durante il tragitto ha parlato accusando forti dolori all’addome poi, l’ultimo sospiro. Il terribile fatto, è successo intorno alle 14.00 di giovedì scorso mentre il marito ignaro di tutto la stava aspettando qualche chilometro più sotto. Passano appena poche decine di minuti ed ecco scatenarsi la corsa allo scoop da parte di una stampa che pur di racimolare qualche lettore in più è disposta a tutto. Una sfida contro il tempo, un rapido giro su face book per trovare la foto e il gioco è fatto. Titoloni e foto ingrandita per l’occasione fanno da sfondo al pezzo tragico della morte di una povera donna. Nulla di strano direbbe qualcuno. Invece si, il problema di fondo amici cari sta nel fatto inquietante che nel momento in cui è apparsa la tragica notizia corredata da foto, i familiari di Sabina non sapevano ancora niente dell’accaduto e, con ogni probabilità qualcuno di essi ha appreso il fatto proprio su internet. Ora ci chiediamo? Chi ha avvisato i giornalisti? Chi ha dato loro i dati anagrafici della vittima? Probabilmente qualcuno presente sul posto  un attimo dopo lo schianto. Probabilmente qualche carabiniere, o qualche altro soccorritore che pur di esibire la sua verve da protagonista ha pensato bene di avvisare prima la stampa dei familiari. Un fatto questo che si ripete spesso e che lede il buonsenso e la vera essenza di chi opera con razionalità e senso civico. Non si può e non si deve speculare su una tragedia per esprimere al pubblico la sete di esibizionismo e di egocentrismo, prima di tutto il rispetto per chi soffre, poi la cronaca dei fatti. Tornando alla povera Sabina, solo nella giornata di ieri è stata effettuata l’autopsia, una decisione assunta dalla Procura di Salerno e giustificata con la solita “burocrazia” che spesso fa da deterrente a negligenze e abusi che gravano su episodi e sulla già provata condizione psichica dei parenti che non possono  nemmeno piangere su quel che resta del proprio caro. Questa è la prassi , una condotta che nuoce gravemente sulla credibilità di chi al servizio del cittadino, dovrebbe garantire la giusta norma e il pari diritto. Ma spesso  i mali si nascondono dietro lumi stonati che lasciano intravedere un’ombra distorta.  Le indagini sulla dinamica del sinistro sono ancora al vaglio degli inquirenti che dovrebbero definire eventualmente  la giusta rotta di una vicenda che ha per sempre strappato all’affetto dei suoi cari e di un’intera comunità  una ragazza dal cuore d’oro .    Ciao Sabina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *