Padula/4-Kramer contro Kramer: giustizia o complotto ?


Aldo Bianchini
PADULA – Continua l’inchiesta giornalista sulla brutta vicenda di tipo urbanistico che ha sconvolto la comunità padulese e, soprattutto, tutti quegli investitori in attività produttive che si sentono minacciati seriamente dall’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura di Lagonegro con il pm Carlo Rinaldi. Proprio del pm Rinaldi è giusto parlare all’inizio di questa quarta puntata della storia, così come vi avevo promesso nei precedenti articoli. Nei corridoi del palazzo di giustizia di Lagonegro non si parla d’altro: il pm Carlo Rinaldi avrebbe richiesto il trasferimento ad altra sede (probabilmente in una sede più importante di quella di Lagonegro); ovviamente sull’effettiva veridicità della notizia è calato il silenzio assoluto ma in tanti cercano di capire a chi, come e quando potrebbero finire alcune delle delicate inchieste affidate al giovane e validissimo sostituto procuratore della repubblica. Se la notizia dovesse rivelarsi rispondente a verità non solo molte inchieste rischierebbero l’allungamento dei tempi (che in qualche caso gli indagati auspicano !!) ma metterebbe davvero in una situazione paradossale i titolari della Ditta BLOISI di Padula che, ad oggi, vedono ancora i loro locali commerciali sotto sequestro giudiziario eseguito la mattina del 1° aprile 2014, quasi come il più classico pesce d’aprile. Eravamo rimasti alla sentenza del TAR apparentemente a favore della Vematel anche se sotto il profilo interpretativo lasciava e lascia molto a desiderare. Comunque sia il richiedente trasmette subito la sentenza al Suap che, questa volta, si affretta a rimettere l’intero carteggio ai competenti uffici comunali con l’ordine di rideterminare le autorizzazioni così come imposto dal Tar. Ci sono le elezioni, si perde fatalmente tempo, lo stesso responsabile del Suap (geom. Angelo D’Aniello) viene prima rimosso e poi restituito al suo incarico; fatto sta che alla fine (e qui è d’obbligo utilizzare il condizionale !!) sembrerebbe che a cavallo delle elezioni del 2011 la giunta (la seconda di Giovanni Alliegro) abbia adottato un provvedimento di giunta rinviando il tutto al Suap che a quel punto si vede costretto a giudicare la pratica Vematel secondo le nuove disposizioni impartite dalla L.R. n. 160/2010 (quella descritta nel precedente articolo). Questa sequenza di date e di provvedimenti è ancora alquanto fumosa perché dal Comune non vengono fuori notizie utili a dirimere i molti dubbi sull’opportunità di far valutare la pratica Vematel con le vecchie o con le nuove disposizioni. E’ proprio in questo ambito che si è lanciato il sostituto procuratore della repubblica di Lagonegro, dr. Carlo Rinaldi, il quale vuole capire se davvero c’è stato, e in quale misura e perché, il notevole ritardo che ha portato alla valutazione della pratica Vematel secondo le nuove regole e non con quelle vecchie (come sembrerebbe più giusto in quanto la pratica iniziale era di alcuni anni prima !!) ed, infine, se c’è stato un favoreggiamento nei confronti di tutti gli altri investitori in attività produttive (le cui pratiche sarebbero state tutte valutate con le vecchie disposizioni legislative !!) e danno soltanto a svantaggio della Vematel. Su questo, dunque, si sono incentrate le indagini del pm Rinaldi che avrebbe utilizzato ben quattro CTU prima di arrivare alla discriminazione dei fatti ed alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini agli amministratori della seconda giunta Alliegro e ad alcuni tecnici esterni; avvisi, dunque, che non sono stati determinati assolutamente dal caso Bloisi, piuttosto dalla scelta tutta politica (e non tecnica !!) che potrebbe aver favorito tutti gli altri rispetto alla danneggiata Vematel. Da qui il dubbio e la domanda sempre posta nei titoli di questa vicenda: giustizia o complotto politico ?. Nella rete del pm è caduta, invece, la BLOISI per essere una delle ultime (se non l’ultima !!) autorizzazione concessa con le vecchie norme prima del diniego nei confronti della stessa Vematel e che nelle more delle successive verifiche, tra ricorsi e controdeduzioni, viene posta sotto sequestro e chiusa. Un vizio tecnico scaturito da una eventuale sciagurata scelta politica che, al momento, condanna soltanto la Bloisi; insomma quasi come a dire che quella struttura non avrebbe ragione di esistere, e questo al di là dell’assoluta innocenza della Bloisi che sarebbe rimasta vittima di un ingorgo politico-tecnico-amministrativo. Ma è soltanto la prima attività produttiva a cadere nella rete, assicurano negli ambienti bene informati della Procura lagonegrese; al vaglio degli inquirenti ci sono tutte le altre attività produttive ampliate o nuove che si sono insediate lungo l’asse della nazionale (SS. 18) nel corso di questi anni e sui presupposti del PRG comunale prima dell’avvento della Legge Regionale n. 160 del 2010. Anche perché, e qui sta la pericolosa curiosità, sull’intera materia urbanistica in relazione al Piano Regolatore Generale ci sarebbero almeno due correnti di pensiero. Da una parte c’è chi (parlo sempre di addetti ai lavori !!) ritiene che le attività produttive già autorizzate e incardinate non si devono più toccare; dall’altra parte c’è chi pensa che sulla base della nuova legge regionale che disciplina in chiave di omologazione nazionale tutta l’attività (pregressa, presente e futura) degli sportelli unici devono essere riviste tutte le concessioni. Ma l’accertamento complessivo e complesso della Procura va oltre e tende a capire se per le altre attività produttive (fatta esclusione per la Vematel) siano stati utilizzati tutti i criteri e i parametri di valutazione imposte dalle Conferenze dei Servizi, semmai queste ultime siano state convocate, e in che modo e quando. Capirete bene che a questo punto l’attenzione degli operatori è altissima in ragione degli effetti che l’inchiesta a 360° iniziata dalla procura di Lagonegro potrà avere nell’immediato futuro sul destino di tutti gli insediamenti produttivi padulesi. Una bella gatta da pelare, non c’è dubbio. Alla prossima ed ultima puntata.

One thought on “Padula/4-Kramer contro Kramer: giustizia o complotto ?

  1. caro Aldo
    solo ora scorgo i Sui interventi in merito a questo “strano caso” e – umilmente – Le faccio i complimenti per l’arguta analisi e dettagliata cronaca.
    Perché in questo mese non si è capito nulla sulla vicenda! E poche notizie sono trapelate.
    Possibile che per un abuso edilizio venga sigillata una azienda? Ed allora è facile che si creino voci più disparate circa la reale motivazione del sequestro: contraffazione o altro!
    Ed è altrettanto facile stupirsi di come – e Lei stesso lo riferisce – il buon Paolo sindaco abbia smentito queste voci e parlato di brogli burocratici o amministrativi che la magistratura avrebbe dissolto!

    Tuttavia per leggo dalle Sue parole una virata di pensiero dal primo intervento ai successivi 3.
    Il primo è stato molto forte, autorevole e soprattutto “innocente” ma i successivi 3 sembrano diversi, quasi più mansueti e quasi addolciti!
    Che anche Lei sia stato condizionato dai poteri forti che sembrano aleggiare su questa strana “storia semplice”!
    Eppure la soluzione sembra vicina e conosciuta da tutti!
    A scanso di accuse di contraffazione o altro!
    Lei sicuramente conosce le persone vicine ai Bloisi o le persone imparentate con i Bloisi e congiunte con essi!
    Ed allora si intuisce che l’andazzo in un paesino di provincia è questo, che un atteggiamento mafioso si insinua tra gli scarni uffici comunali ed i poco professionali tecnici ed impiegati per farli piegare al volere dell’amministratore di turno, che negli ultimi 10 anni sono stati sempre gli stessi, i quali devono accontentare i propri familiari e concedere anche per una manciata di voti concessioni o favori a discapito di regole e pareri esterni non favorevoli!
    Se poi il congiunto della famiglia di imprenditori si presta anche a manomettere schede elettorali e falsificare documenti per far vincere i suoi “eroi” allora tutto è chiaro e forse questo è giunto alle orecchie del buon PM ed allora ecco perché il buon sindaco si presta a fare il puparo per tranquillizzare tutti!!!!!

    Buon lavoro da Leonardo

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