Il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, sulle tematiche relative alla riforma fiscale: facilitare l’aumento del tasso di occupazione nel nostro Paese, troppo basso per giovani, donne e Sud.

 

Dr.Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Dr. Daniele Franco, ministro dell'economia nel governo Draghi

Roma ,23 luglio 2021 . Un nuovo rapporto fisco- contribuente,la riforma fiscale insieme alla giustizia sono le priorità che occorrono cautele e gradualità. Ieri  presso le Commissioni Finanze di Senato e Camera dei deputati,  si è svolta l’attesa audizione del Ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco, sul complicato disegno di legge delega per la riforma fiscale, che dovrebbe semplificare e razionalizzare l’attuale iniquo sistema fiscale. Preliminarmente  occorre i una raccolta organica di leggi , circolari ,di un cosiddetto ‘’ codice tributario’’ che contenga i  testi unici in ambito fiscale e  tributario. La riforma fiscale  costituisce un punto fondamentale del PNRR insieme alla riforma della giustizia, occorre un nuovo rapporto fisco-contribuente,si deve,quindi, investire in assunzioni e specifica formazione di nuovo personale dell’Amministrazione finanziaria e della Giustizia.‘’Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta’, la nostra prospettiva è influenzata dall’andamento della pandemia. Attualmente c’è un’accelerazione e ci aspettiamo una crescita nell’ordine del 5%.L’incertezza è quella che le varianti possano cambiare le aspettative dell’economia e possano rallentare la crescita.  Il sistema fiscale necessita di una riforma ampia e organica .I pilastri fondamentali del sistema, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, progressiva, e l’imposta sul valore aggiunto restano validi, ma necessitano di un profondo rinnovamento delle loro caratteristiche e del loro funzionamento”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione nella sala Koch del Senato, sulla riforma fiscale presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato. Quanto alle agevolazioni fiscali, è stato evidenziato che l’obiettivo di semplificazione comporta una riduzione delle agevolazioni, di cui però occorre vedere caso per caso gli effetti sui contribuenti. Il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, sulle tematiche relative alla riforma fiscale, ha sostenuto che occorre facilitare l’aumento del tasso di occupazione nel nostro Paese, troppo basso per giovani, donne e Sud. La riforma è un’occasione per rendere più efficiente la finanza pubblica, serve una riforma ampia e organica. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Il governo presenterà a breve un ddl di delega per la riforma del fisco ,una riforma condivisa affinché duri nel tempo, entro la fine di luglio 2021, è fondamentale il tema della risorse disponibili per interventi di alleggerimento del prelievo, non possiamo mettere a rischio la tenuta dei conti pubblici in particolare in questa fase.Il cuneo fiscale in Italia è particolarmente elevato, così come le aliquote sulla tassazione del lavoro . “Il sistema fiscale italiano per le imprese è complesso e oneroso da gestire” .Sull’evasione fiscale il Ministro Daniele Franco ha ricordato che  «Rappresenta da sempre uno dei fattori più critici del nostro sistema. Ridurre l’evasione è una misura necessaria anche per la crescita. Ma nessuna riforma del Fisco può risolvere da sola questo problema». Il ministro dell’economia ha poi parlato nello specifico dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, che dopo molti ritocchi e revisioni, che ne hanno modificato la struttura originaria, il suo mantenimento «non appare più giustificato, c’è un’esigenza di semplificazione. Il suo superamento è una priorità». Sull’Iva, invece, le commissioni suggeriscono di ridefinire «la disciplina per la semplificazione» e «una possibile riduzione dell’aliquota ordinaria, la semplificazione e  l’aumento dell’efficienza dell’imposta attraverso riduzione di evasione ed elusione possono anche suggerire di ampliare questa prospettiva non escludendo che il legislatore delegato possa agire sul livello delle aliquote ridotte e la distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote, interventi che possono anche avere luogo a parità di gettito Iva». Il ministro ha condiviso che per l’IRES sia necessario un processo di semplificazione per avvicinare il bilancio a fini fiscali a quelli a fini civilistici e limitare le eccezioni al regime ordinario.In tema di IRAP, occorre una semplificazione e un superamento con riassorbimento negli altri tributi, che tenga conto delle aliquote nominali, quindi rappresenta comunque un intervento complesso da approfondire.Una tematica sicuramente importante è anche quella della riscossione per cui sono necessari interventi per aumentare efficienza ed efficacia, con valorizzazione del patrimonio . Sempre in tale ambito, ai fini della lotta all’evasione fiscale, occorre un nuovo rapporto fisco- contribuente con piena interoperabilità delle banche dati, nel rispetto della privacy.

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