‘’IL CERVATI DA SCOPRIRE ‘’: AFFASCINANTE ITINERARIO NATURALISTICO TRA ALBERI SECOLARI,CASCATE E GROTTE CARSICHE.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Il nuovo trimestrale  di approfondimento  scientifico e culturale ERO’,meraviglie  di un territorio,diretto dalla giovane  giornalista-professionista Mariana Cavallone,edito dalla Fondazione Monte Cervati onlus,presieduta da Valentino Morello ,nel numero o,luglio 2021 ,pubblica alle pagg.15-16, un’interessante articolo del Direttore Generale della Fondazione Ing. Emilio Brunetti ,sulle bellezze  paesaggistiche  del Monte più alto della Campania.Scenari mozzafiato che consentono l’opportunità anche alle persone meno esperte di compiere passeggiate  rigeneranti per il corpo  e per la mente. Uno dei sentieri  più frequentati è quello storico per il Monte Cervati,la notte del 25 luglio,si svolge un’antica processione che da secoli accompagna la statua della Madonna della Neve verso la vetta. Sul massiccio del Monte Cervati ,scrive l’Ing. Brunetti,c’è tanto da vedere,per i turisti  più pigri,c’è anche un percorso che consente loro di arrivare in auto ai parcheggi situati nei pressi del santuario della Madonna della Neve e distanti solo 800 metri dalla cima del monte. Fondamentale è la presenza dei sentieri i quali vanno salvaguardati  e mantenuti ,se possibile anche aumentati e pubblicizzati ,perché lo sviluppo di un territorio passa anche attraverso un’informazione mirata e corretta sulle sue risorse  e su quanto si fa per valorizzarle. Sono pienamente  d’accordo con quanto ha  scritto nell’articolo  il Presidente della Fondazione  Monte Cervati onlus , Valentino Morello, che è aumentato  l’interesse per l’ambiente sia da parte dei cittadini italiani che, soprattutto nei mesi del lookdown,hanno sentito la necessità di modificare il proprio stile di vita in un’ottica più green,sia da parte delle istituzioni centrali, regionali e locali. La strada da percorrere è ancora lunga, ma recenti e lodevoli iniziative e provvedimenti del Parco Nazionale del Cilento ,Vallo di Diano e Alburni,della Regione Campania ,del Comune di Sanza,della Comunità Montana Vallo di Diano,dei rappresentanti del territorio alla provincia di Salerno e alla regione Campania e l’istituzione del Ministero della Transizione Ecologica  fanno ben sperare allo scrivente per il futuro dei giovani e vedo pertanto il bicchiere  mezzo pieno,come  saggiamente ha scritto nell’editoriale la direttrice Mariana Cavallone,ci troviamo in territorio  che è storia e collettività,arte e scienza,natura e biodiversità e,dunque,un patrimonio da proteggere e tramandare alle generazioni future. Non è un caso che  la rivista ERO’  sin dal primo numero si occuperà anche dei giovani e della Scuola.

 

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