Elezioni 2021: Ermanno Guerra, un “signore” prestato alla politica, a guardia della legalità

 

Aldo Bianchini

SALERNO – E’ seduto dal 1993 nel consiglio comunale di Salerno, proprio nel palazzo che, guarda caso, porta il suo cognome; ha assolto ai compiti cui è stato chiamato con grande trasparenza – dignità ed umiltà … sempre, ad ogni costo ed a tutti i costi. “Un signore” prestato alla politica nella quale è atterrato, probabilmente senza paracadute, sicuramente con la lealtà non frequente tra i personaggi politici.

Ma lui, Ermanno Guerra (medico dentista), immarcescibile e ieratico al tempo stesso, dai tratti somatici indecifrabili è rimasto sempre nel suo palazzo “Guerra” (così si chiama il palazzo di città, dal cognome del suo progettista) come il “guardiano della legalità”; il suo nome è stato sempre accoppiato e speso per le operazioni di grande trasparenza messe in campo dalle varie amministrazioni comunali di Salerno, anche nelle promanazioni esterne per i grandi eventi.

Forse più per un chiacchiericcio strisciante che per concrete decisioni sembrava dovesse, almeno per questa tornata elettorale, gettare la spugna per continuare a dedicarsi alla sua professione; invece tiene duro e rimane al suo posto, se gli elettori lo vorranno, per i prossimi cinque anni che Lui giudica “decisivi per Salerno”.

Bisogna ritrovare l’entusiasmo per nuovi traguardi” è in pratica lo slogan di questa sua ennesima campagna elettorale che percorrerà in lungo e in largo, da podista fondista qual è, per continuare a rinvigorire il rapporto con la gente comune che non ha mai perso.

Turismo, cultura, territorio, paesaggio, economie, eredità di molte storie come patrimonio da salvaguardare”, questa è la parte pregnante del suo programma elettorale che utilizzerà come una racchetta da tennis (il suo sport più congeniale) non per rimettere la pallina verso l’avversario ma per trovare e mettere a segno il punto decisivo. In effetti Salerno, secondo Guerra, con la Salernitana Calcio gioca in “Serie A” non per caso ma essenzialmente perché dalla vetrina del campionato di calcio può e deve trovare gli stimoli giusti per primeggiare anche in altri campi.

Poi bisognerà riannodare -dice-  il filo con l’Università dalla quale devono essere attinte le nuove competenze per le sfide che attendono la città e l’intera comunità salernitana e provinciale.

La nostra amministrazione -continua- deve accogliere la sfida del digitale, ridurre le attese, facilitare il rapporto con il cittadino, monitorare le pratiche, rendere trasparente le decisioni; fare di Salerno -suggerisce- una città aperta alle sfide della transizione ecologica, delle digitalizzazione, delle nuove culture per renderla una città sensibile più che smart.

Sono molto importanti -conclude- mettere in piedi tutte le misure affinchè nessuno resti da solo; a tal fine sarà necessario potenziare il welfare per i nuovi pressanti bisogni dei più fragili, anche attraverso una rete di efficiente solidarietà. Senza trascurare la cultura da riconsiderare non come un fronzolo inutile ma come l’elemento che ci rende liberi e consapevoli per la storia del futuro che ci attende.

Cittadinanza e lavoro sicuro, senza la prima non c’è democrazia;  senza  Il secondo non c’è futuro”, questa la frase ad effetto e nella quale crede fermamente, che viene utilizzata dal dr. Ermanno Guerra nel corso dei numerosi suoi interventi pubblici; una frase che, in effetti, racchiude in se il vero pensiero del candidato al Consiglio Comunale cittadino nella lista dei “Progressisti per Salerno” a sostegno del candidato sindaco arch. Vincenzo Napoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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