Il Prof. Giovanni Leone, illustre penalista, Presidente della Repubblica dal 1971al 1978, chiese : “La non rieleggibilità del Capo dello Stato con l’eliminazione del semestre bianco”.

 

da Pietro Cusati

La famiglia del presidente Leone al completo, ai tempi d'oro del Quirinale

Giovanni  Leone, come Antonio Segni, chiese “la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica con l’eliminazione del semestre bianco”. Giovanni Leone ,Napoletano fu  nominato professore ordinario in giovanissima età,con il seguente giudizio: “agilità ed acutezza d’ingegno; attitudine all’indagine e al coordinamento; equilibrio nelle soluzioni”.Il suo pensiero si consolidò e si espresse poi alla Assemblea Costituente, alla quale era stato eletto nelle liste della Democrazia Cristiana, partito a cui aveva aderito seguendo le orme del padre che era stato esponente del Partito Popolare in Campania.Troviamo, nei suoi interventi, una acuta sensibilità ai temi delle libertà del cittadino. Fu con il contributo suo e di Giuseppe Bettiol che si pervenne alla redazione dell’ultimo comma dell’art.25 della Costituzione che recita: “Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge”.La presidenza Leone si caratterizzò per un forte richiamo ai valori dell’antifascismo e per la fedeltà ai valori della Resistenza, in particolare in difesa delle istituzioni repubblicane di fronte ai tentativi eversivi. Medaglia d’oro al merito della cultura. Avvocato penalista tra i più grandi d’Italia.E’ stato autore di numerose pubblicazioni giuridiche, tradotte in lingue straniere. Sarebbe opportuno parlare di  una modifica costituzionale per abolire il cosiddetto semestre bianco, cioè quei sei mesi nei quali il presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere. .“Leone definiva la stampa componente essenziale della società”.Ma allora espresse parole profetiche: ‘la stampa è al servizio della verità ma sappiamo come la verità sia spesso inafferrabile, accontentiamoci che ci sia un riscontro oggettivo, la buona fede’. Quindi  un caloroso invito ad avere tutto il riguardo per la dignità della persona che va salvaguardata. Difficile trovare una campagna scandalistica come quella rivolta contro Giovanni Leone. E’ difficile trovare una campagna invereconda come quella diretta contro il presidente Leone. Si può fare un caloroso invito ad avere riguardo per la dignità persona, che va salvaguardata nella massima misura. E’ difficile trovare parole più misurate e umane per descrivere la responsabilità degli organi di stampa, che deve sempre essere rispettata.

 

 

 

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