Incidenti sul lavoro: emergenza nazionale

 

 

da Pietro Cusati (giurista – giornalista)

 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Zoello Forni (presidente ANMIL - associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro)

ROMA (8 ottobre 2023) – Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, investire sulla cultura della sicurezza.

L’Inail svolge attività di prevenzione dei rischi lavorativi, di informazione, di formazione e assistenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Per contribuire alla riduzione degli infortuni e per far crescere nel Paese una vera e propria cultura della sicurezza. L’incidente di Brandizzo ha riacceso l’attenzione  sulle morti sul lavoro, di cui spesso si parla solo nelle occasioni più eclatanti, invece si consuma  quotidianamente una strage silenziosa .”Continuiamo a contare tre morti al giorno sul lavoro e oltre 2.000 infortuni, come nel 2008″, anno in cui è stato emanato il Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori. Lo ha detto  il presidente dell’Anmil, Zoello Forni, intervenuto in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro , “il bilancio infortunistico non ha fatto registrare miglioramenti apprezzabili: i dati su infortuni e malattie professionali si mantengono pressoché costanti e ben lontani dall’abbattimento auspicato con la nuova normativa”. “Nonostante l’attenzione politica e mediatica, lo studio, i progressi normativi e scientifici, c’é ancora una vasta zona d’ombra dentro la quale continuano a prevalere disinformazione, noncuranza, abitudini e fretta, violazione delle regole che il nostro ordinamento ha fissato a tutela dei lavoratori” . “E’ necessaria quindi una revisione generale del Testo Unico infortuni, disegnato su una società ormai profondamente cambiata”,In un messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato:«L’intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori. Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure .La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione».

 

 

 

 

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