Il gigante con i piedi di argilla.

 

 

da Salvatore Memoli

(avvocato – giornalista)

 

Tutti abbiamo un’immagine iper attiva di De Luca. In giro, da nord a sud della Penisola. A raccontare la sua visione della politica, della vita quotidiana, delle traversie di un Paese in crisi o abbastanza complicato. De Luca é un affabulatore, un fine dicitore, un cantastorie di quelli che ci ricorda la memoria della Sicilia dei pupi. Se la suona e se la canta come meglio crede, ci mette del suo e catalizza le attenzioni su quello che vuole si ascolti bene.

É un uomo consumato della comunicazione, conosce i mass media, dove portano e cosa portano, anche la manipolazione dell’informazione, quando all’audio si aggiungono le immagini, approfondiscono i particolari, evidenziano i tratti di un volto super espressivo che parla anche se muove una sopracciglia. De Luca non é perfetto ma comunica bene. Non so quando ha avuto il tempo di scrivere un libro che inizia con una preposizione avversativa che dice tutto. Nonostante… ,cioè a dispetto di, in effetti il vero messaggio che ha voluto far passare é un valore negativo. Una negazione sulla segretaria del suo Partito, usato a fisarmonica nelle sue vicende elettorali, a convenienza. Abbiamo capito che, di tutto il libro, il nonostante é il suo giudizio tranchant su Elly Schlein. Un’occasione per dirne di tutte contro una signora uscita dal cappello della magia della politica e degli umori di un elettorato che prova sempre gusto a scassare. Bonaccini sostenuto da De Luca padre e figlio doveva essere il preferito! Calcoli sbagliati e tanta delusione che hanno tramortito il Governatore della Campania. Ecco perché la sua tribuna parte del libro, anzi dal titolo Nonostante il PD per stravolgere tutto e tutti. Anche se in verità non tutto il libro parla del PD o della Schlein, é questo quello che De Luca vuole veicolare come argomento di attacco, sapendo bene che un argomento di conversazione destruens é molto più gradito di un sano progetto politico da realizzare. Quello che in molti non comprendono é il ruolo di De Luca family nel futuro di un diverso PD. Vuole fare il segretario? Vuole gestire un pacchetto di maggioranza? Vuole costruire un progetto politico alternativo? Con quali argomenti, con quale retroterra da utilizzare a riprova?

De Luca é un uomo fortunato. Di tutti i suoi meriti molte cose non meritano un giudizio positivo. In molti tratti la fortuna lo ha sostenuto più dei risultati, in misura sovrabbondante. Molti pensano che, soprattutto negli ultimi anni, De Luca é un gigante con i piedi di argilla. É un patriarca che mantiene il rango datogli dai fatti ma che é consapevole che si sta reggendo su un piano che fa acqua da tutte le parti. É lui il volto spendibile di una squadra modesta, avvinghiata al potere per quello che consente, una squadra da risultati disastrosi! Basta vedere la città di Salerno, un ex città giardino, un gingillo virtuoso che oggi é sporcizia, lontananza degli amministratori dai cittadini, servizi inefficienti, apparati storici gettati nelle mani della Procura e abbandonati ad un destino che vorrebbe caricarli di responsabilità o di mancanze che andrebbero ascritte ad altri soggetti che dipendono da lui. De Luca se ne esce con la satira da una situazione che gli creano i suoi apparati ed i suoi collaboratori più stretti. Un uomo con la sua cultura e i suoi giudizi taglienti che non ammette l’errore di aver sacrificato i suoi migliori amici e suoi figli sull’altare del consenso politico che é soltanto una trasfusione calcolata di voti a loro vantaggio e che non si rende conto di aver doppiamente sacrificato il migliore dei figli ad un ruolo subalterno, senza giustificarlo. I suoi figli sarebbero stati comunque ottimi professionisti! Ma il male peggiore é la zavorra che ha elevato a staff, gente senza scrupoli e senza la minima esperienza elettorale per legittimare le posizioni. De Luca é un uomo che conosce tutto quello che fanno le retrovie e finge d’ignorare quello che mormora la gente per strada. Delle due l’una, o non vuole sentire oppure le lotte del potere le destina soltanto al PD nazionale. Un antico modo ipocrita di evitare i problemi, di sparare lontano, credendo che gli altri non sappiano. Ma se gli altri venissero a rendersi conto a Salerno della cifra reale del potere deluchiano ci sarebbero argomenti per contrastare l’uomo del pallottoliere elettorale e il dissacratore seriale sine titulo di chiunque limita le sue aspirazioni bramose di potere.

De Luca conosce le verità, le stesse che gli altri sacrificano con spudorata consuetudine di chi pensa che tutto può essere comprato.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *