SALERNO: i lavori al Corso e l’ottima proposta di Popolari e Moderati … il resto solo polemiche strumentali ed idiozie

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Che quello di Salerno possa essere considerato ”un corso da Re”, come da anni continua a sostenere Gaetano Amatruda solo perché realizzato dai socialisti della giunta Giordano (87 – 93) in tutta sincerità mi fa sorridere (per non dire altro !!); da buon vecchio socialista sopporto ma quando devo dire la mia sicuramente non le mando a dire.

Sulla vicenda dei “lavori sul corso Vittorio Emanuele” e sul problema legato alla momentanea sospensione del cantiere a causa dell’imminente arrivo delle “luci d’artista” e soprattutto su come sia stato disteso il manto d’asfalto “provvisiorio” (per evitare qualsiasi rischio per l’incolumità della gente che accorrerà a Salerno a cominciare tra pochi giorni e fino a gennaio inoltrato) hanno fatto sentire il proprio “ragliare” quasi tutti gli esponenti della cosiddetta opposizione salernitana (e tra questi, mi dispiace dirlo, anche il mio amico Gaetano Amatruda) che non perde occasione di mostrare al grande pubblico tutta la sua idiozia frammista ad imbecillità e che pur di avere un momento di visibilità si sbizzarrisce in narrazioni i limiti dell’idiozia.

Che si trattasse di una posa di asfalto provvisoria lo capiscono anche i bambini delle elementari; e se è provvisoria vuol dire che presto verrà rimossa per fare posto alla giusta copertura del manto stradale sulla base del progetto di ripavimentazione. Un cantiere già avviato non si chiude momentaneamente piazzando giardini e statuine; semmai la colpa del Comune (o di qualche scienziato dell’ufficio tecnico) sta nel fatto che quando ha dato il nulla osta per l’apertura del cantiere con la testolina era su un altro pianeta e non ricordava, quindi, l’imminente accensione delle luci d’artista ovvero che la ditta aveva promesso tempi insostenibili per realizzare l’opera. E in quest’ultimo caso potrebbero anche esserci i motivi per la revoca dell’incarico.

Bisognava capirlo da soli ma le opposizioni sono cieche e ignoranti, avrebbero dovuto innanzitutto capire che quando quando una cosa è provvisoria non si può pretendere un “capolavoro michelangiolesco” per il cosiddetto “corso da Re” in una molto riduttiva e penosa visione dei veri corsi da Re sparsi per l’Italia. Così le opposizioni hanno consentito anche all’Amministrazione Comunale di sfoderare una lezione di stile sulla idiozia ed imbecillità.

In questa bagarre senza fine l’unica cosa intelligente l’hanno detta i Popolari e Moderati di Aniello Salzano che in Comune son o rappresentati da Giuseppe Zitarosa (capogruppo) e Barbara Figliolia (presidente Commissione Politiche Sociali) quando nel loro comunicato ufficiale sulla vicenda, invece di inutili e strumentali polemiche, hanno avanzato una proposta seria per mettere a frutto un incidente di percorso (la sospensione del cantiere) che potrebbe generare una grande opportunità:

  • Dunque, spesso non tutti i mali vengono pernuocere ! La sospensione dei lavori al Corso Vittorio Emanuele potrebbe infatti rappresentare un’opportunità, il tempo necessario all’ufficio tecnico di redigere una eventuale variante ai lavori progettati, prevedendo appunto gli spazi dove allocare i sottoservizi, che eviterebbero nel prossimo futuro rappezzi e toppe per lavori alle varie reti sotterranee. Questo è quanto si permettono di proporre e sottoporre alla Giunta municipale i rappresentanti dei Popolari e Moderati, che ritengono opportuno evitare inutili polemiche sulla sospensione dei lavori e sulle modalità di intervento eseguito, che del resto è pur sempre provvisorio e transitorio, dal momento che tra pochi mesi verranno riprese le opere progettate, con un nuovo look al “Corso da Re”.

L’apparente elogio nei confronti dei tre “Popolari e ModeratI” alla luce del paventato (per ora !!) passaggio della troika nelle file dell’on. Pino Bicchielli di “Noi Moderati” (come rivelato da Il Mattino ed eclatato da leCronache); se fosse vero si imporrebbe una radicale rivisitazione del loro modo di fare politica; i salti della quaglia dal csx nel cdx a me non sono mai piaciuti. Ma non posso crederci, sarebbe davvero troppo, altro che cambiamento dello scenario politico.

Sarebbe cioè l’esatto contrario del comunicato oggetto di questo articolo che, invece, fa ancora credere che esiste la buona politica ed fa da esempio sul come dovrebbero muoversi anche le opposizioni che spesso si incartano su squallide e strumentali polemiche.

 

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