L’Antitrust ha avviato l’istruttoria nei confronti Poste Italiane perché non avrebbe reso accessibile l’insieme della rete e degli uffici postali alle imprese direttamente concorrenti della propria controllata PostePay nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale. Insieme all’istruttoria è stato avviato anche un procedimento cautelare.

da Pietro Cusati(Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

Secondo l’Antitrust,  Poste Italiane, dovrebbe rendere accessibili gli uffici e la rete postale ,di cui ha la disponibilità in esclusiva in quanto fornitore del servizio universale postale, ai concorrenti della propria controllata PostePay, che li utilizza per commercializzare e per promuovere le offerte Poste Energia nel mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica. In base ad alcune segnalazioni ricevute dall’Antitrust , Poste Italiane spa, non avrebbe invece reso accessibili tali beni o servizi ad alcuni concorrenti di PostePay che ne hanno fatto richiesta di recente. In questo modo ha attribuito alla propria controllata un vantaggio competitivo rilevante, suscettibile di alterare irrimediabilmente le dinamiche concorrenziali in un contesto di mercato singolare ,caratterizzato dalla fine dei regimi tutelati nella fornitura di energia elettrica e gas naturale , in cui gli operatori attivi hanno forti incentivi ad attrarre clienti provenienti dai regimi tutelati. Contestualmente all’istruttoria, l’Antitrust ha avviato anche un procedimento per adottare eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287 del 1990,  che sarebbe stato falsato dalle condotte oggetto di indagine.

 

 

 

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