LEGA: Ma che bella giornata!

di Michele Ingenito

 

“Una serena preoccupazione!”. Se la cava con un ossimòro il sindaco leghista di Varese, rispondendo al giornalista che lo incalza in relazione allo scandalo Belsito.

Belsito è il tesoriere (dimissionario) della LEGA NORD, indagato da tre Procure della Repubblica per l’uso improprio (usiamo un eufemismo) di 18 milioni di euro provenienti dai fondi pubblici assegnati ai partiti; nel caso specifico al partito di Bossi.

La ‘famiglia’, anche in questo caso (vedi il più popolare ex-collega di Belsito, Lusi del PD) sempre al centro dei presunti interessi personali dei politici coinvolti, si impone al centro dell’attenzione.

Casa al Colosseo (il pdiellino Scajola), case per sé e familiari annessi (Lusi, PD), villa al nord (Bossi e famiglia), interessi diretti in quel di Tanzania e chissà cos’altro quel mastino di Woodcock e colleghi tireranno fuori: una rete in continua escalation di interessi personali, secondo le accuse delle procure d’Italia, che dovrebbe mettere il bavaglio ai protagonisti di questi scandali, ovviamente sempre ignari di chi cura maldestramente i loro interessi personali con denaro pubblico (Lusi fa solo eccezione) e naturalmente innocenti fino a sentenza definitiva.

Quando la mattina ti svegli alla ricerca di un aggiornamento delle notizie nazionali e sopporti impotente l’elenco degli affari e del malaffare della politica italiana attraverso l’elenco impietoso delle sostanziose magagne di protagonisti inattesi della classe dirigente nazionale, ti viene voglia di vomitare.

Allunghi lo sguardo verso lo schermo e scorrono le barche di lusso di ‘poveracci’ allergici alle tasse. Per contrasto spunta la notizia del Financial Times che preannuncia nuove misure del governo-Monti a carico del popolo impotente.

A quel punto la rabbia sale e cambi canale d’istinto.

Inevitabile il confronto con le malefatte di chi predica da sempre contro ROMA LADRONA e finisce puntualmente nella medesima ‘rete capitale’. L’unica nota lieta in verde? La denuncia sarebbe partita da un militante (non da un dirigente) della stessa LEGA NORD. Ed è già qualcosa.

 

Il governo-Monti farebbe bene a potenziare sempre di più il Corpo della Guardia di Finanza, imponendo verifiche sempre più allargate nei confronti dell’Italia corrotta.

Una povera donna butta al vento la propria esistenza nell’impossibilità di potere sopravvivere causa la riduzione da 800 a 600 euro mensili di pensione e vola verso il basso, sfracellandosi senza scampo sul suolo. Meglio il gesto estremo che la povertà. Belle parole, quando la corruzione dei dritti dilaga sotto il naso di tutti. E l’elenco continua.

La Guardia di Finanza di Roma incastra un manipolo di delinquenti dediti alla truffa attraverso la violazione dei sigilli della pompa di benzina a danno di centinaia di utenti ignari. In quel di Campania e del resto d’Italia fioriscono a vista i falsi invalidi: ciechi vedenti (pensionati) all’epoca ‘sistemati’ dai boss politici in cambio dei voti per l’indispensabile sostentamento al potere.

Un imprenditore in via di fallimento si dedica allo spaccio di droga, il solito dipendente comunale truffa spavaldamente l’amministrazione presso la quale lavora, Monti scende a Napoli (oggi) per controllare la gestione dei fondi europei finanziati pro-recupero degli scavi di Pompei. Come a dire: “Soldi (europei) a voi napoletani non ne diamo da gestire. Non si sa mai! Con l’Europa non si scherza”. Che figuraccia dietro i sorrisi che stamane si moltiplicheranno tra le autorità locali.

E tornando a Belsito, all’ex-sottosegretario Belsito, secondo le cronache nazionali imprenditore della monnezza fallito, diplomato pluridenunciato al quale viene revocato il titolo di studio medio superiore, duplice laureato presso non si sa quale università straniera, buttafuori (originale) e poi autista (originale) dell’on. Biondi negli anni quasi verdi della sua carriera pre-politica, succeduto al tesoriere della LEGA in virtù, si presume, della fiducia totale del leader maximo Bossi, ora indagato a piè mani dalla magistratura inquirente per reati odiosissimi, viene da chiedersi:

“Ma la politica è ancora utile? Cioè, i politici, questi politici, hanno ancora diritto a predicare i valori, a giudicare tutti gli altri (tranne che se stessi ovviamente) LADRONI, a cantare il Va pensiero! in nome di una indipendenza auspicata e tutta propria, cioè inventata? Pensiamo proprio di no. Serve la politica, non i politici che deformano a proprio vantaggio l’interpretazione dell’assegnazione dei fondi pubblici ai partiti a proprio favore. Se questa è la tendenza, meglio abolire quei finanziamenti. Anzi, ci pensi Monti. Inventi qualcosa che serva a rivedere l’intera questione. E, ancora, si rifondi la politica, mandando a casa piano piano chi alla politica si affeziona per carriera e guadagni personali. I privilegi giusti che ne derivano sono più che sufficienti. Le ruberie no! Non riguarda Bossi nello specifico, che saprà dimostrare la propria innocenza: Ma tutti coloro che la interpretano ad uso e consumo propri certamente sì! E sono sempre più numerosi, a quanto pare. Spuntano come funghi giorno dopo giorno.

L’unico modo per sopravvivere a se stessi, quindi, on. Bossi, cioè l’unica possibilità che le resta di dare (e darsi) credibilità, sarebbe quella di dimettersi. All’istante. Non tanto per i suoi motivi di salute (e di conseguente immagine), che meritano comunque rispetto. Ma perché, se in quel della LEGA in particolare, la figura del tesoriere non può non essere che di un uomo di assoluta fiducia del gran capo, cioè di lei, ammesso (e vogliamo crederci) che neppure lei (come Rutelli per Lusi) ne sapesse niente, dovrebbe, a prescindere, seguire a ruota il suo ex-delfino. E, quindi, dimettersi. A favore di Maroni, che prudentemente mantiene le distanze, della sua salute, che merita ancora più rispetto, della politica, che non ne può più dei quotidiani immondezzai scandalistici d’Italia, di Giuseppe Verdi e di una patria sempre più lontana nei suoi valori predicati all’aria e puntualmente violati. Da chi meno te lo aspetti! Ma che belle giornate!! Davvero!!!

 

3 thoughts on “LEGA: Ma che bella giornata!

  1. La Lega , anzi lega, rappresenta un immane errore, dapprima ignorato,adesso persino temuto. Andassero a lavorare o a studiare visto che ignorano la storia

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