Assunzioni al Comune: De Luca meglio di Pericle !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Nei suoi trent’anni e più di potere assoluto ed indiscusso, dal 461 al 429 a.C., nell’Atene repubblicana a cavallo tra le guerre persiane e la guerra del Peloponneso, il generale Pericle divenuto sovrano insindacabile amava convocare i suoi consiglieri (moderni assessori) per  dire loro pressappoco così: “Se volete succhiare il mio sangue dovete pagare”. In questo modo tutte le decisioni strategiche e politiche del sovrano venivano immantinentemente approvate senza discussione alcuna, alla faccia della democrazia. Gli andò sempre bene, almeno fino a quando quello più fedele tra i suoi fedelissimi, Fidia, lo fece cadere nel baratro dei “conti che non tornavano” per la imponente e storica costruzione del Partenone. Allora non c’era la Corte dei Conti ma soltanto una sorta di “collegio dei saggi super partes” che spedì in galera Fidia e diede la prima clamorosa picconata al potere di Pericle. In chiave moderna il sindaco De Luca non è certamente uno studioso a livello del grande condottiero ateniese ma è stato più veloce di lui nel capire che dalle giunte equivoche ci si deve sempre assentare. Questo fatto, che Umberto Adinolfi su Il Mattino indica come una pratica degli ultimi tre anni, nasce invece in una fredda mattinata a cavallo tra gennaio e febbraio del 1993 quando come relatore, l’allora vice sindaco De Luca, portò in giunta il famigerato progetto (targato ing. Raffaele Galdi) dell’inceneritore comunale. Fu sempre Il Mattino, anche quella volta, a sparare a zero contro De Luca  con un titolo a tutta prima pagina <<E Galdi ritorna alla grande>>. Era il 7 febbraio 1993 e l’ingegnere Galdi era uscito di cella appena qualche giorno prima. Quel giorno Vincenzo De Luca capì rapidamente la lezione e imitando Pericle ha sempre intimato ai suoi assessori le scelte politiche ma contrariamente a Pericle spesso si assenta dalla giunta.  Potrei chiudere qui questo mio commento sullo spiacevole ed increscioso provvedimento della Corte dei Conti che, di fatto, non riconosce la stabilizzazione di nove posti di lavoro (alcuni inerenti l’ufficio stampa) effettuata dal 2008 contro ogni logica e contro ogni legittima norma. Questo sul piano strettamente contabile-amministrativo, c’è da aspettarsi anche una coda di carattere penale perché la denuncia di Fausto Morrone venne depositata presso la Procura della Repubblica e non presso la Corte dei Conti. Vedremo. Per casi analoghi altri hanno passato dei brutti momenti (nessuno ricorda più il caso dell’Azienda del Gas ?). L’analisi del caso continua. Agli assessori sotto inchiesta vorrei dire che se hanno voluto la bicicletta è giusto che pedalino e che la prossima volta incomincino anche loro ad assentarsi dalle giunte a rischio; mi spiace sinceramente per Franco Picarone che era addirittura il relatore di quella delibera e che da qualche tempo ha rinunciato (caso unico !!) a qualsiasi indennità assessoriale per ritornare alla sua banca con molta dignità. Al sindacalista Angelo De Angelis (che sembra improvvisamente essere stato fulminato sulla Via di Damasco in difesa del sindaco !!) vorrei soltanto precisare che, prima di gridare, sarebbe più giusto chiedersi se i <<nove dipendenti con famiglia buttati in mezzo ad una strada>> da quella strada siano mai riusciti ad allontanarsi visto che il vulnus della loro assunzione era già palese al momento della stabilizzazione delle loro posizioni e che qualcuno (leggasi Peppe Iannicelli !!) molto sagacemente rinunciò al provvedimento. Infine vorrei anche dire che i <<dipendenti vittime delle beghe politiche>> non lo sono mai stati; sono invece vittime dell’arroganza del potere e della loro stessa piaggeria nei confronti di quell’arroganza. Con tutto il rispetto possibile per i nove dipendenti e relative famiglie che rischiano drammaticamente il loro futuro.

2 thoughts on “Assunzioni al Comune: De Luca meglio di Pericle !!

  1. Quì, sulla luna veneta, guardando al territorio della città ippocratica,si capisce poco. Siamo spaventati dalle notizie dei media locali come quella sulle assicurazioni. Se un turista arriva in loco, direttore,dovrebbe assicurarsi come si fa con le automobili, perchè se t’investono in via Pietro da Eboli e l’investitore dovesse essere appartenente a quella massa enorme di falsi assicurati, chi lo aiuterebbe? Ma si sa che assicurarsi costa e molti amici da un paio d’anni vanno altrove e ciò mi dispiace….Domandina…Non ci sarebbe modo di controllare il fenomeno? Povera gente, la mia gente….la saluto Matteo

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