SENTORE: la politica del Duce

 Da avv. Alfonso Senatore (pres. ass. Città Unita)

ROMA – Non voglio apparire un nostalgico di Mussolini e del fascismo, ormai non più riproponibile,  ma se Grillo fosse capace come il Duce, ma non lo è, avremmo un simile e identico regime. Piaccia o non piaccia a qualcuno!!  La situazione politica e sociale è la stessa. La crisi identica. La storia si ripete, i corsi e ricorsi storici. La fame imperversa; la sicurezza dei cittadini è inesistente; il futuro per i padri, le madri e, soprattutto dei loro e nostri  figli, è solo un ricordo. Un bellissimo sogno!!!  Gli animi dei rivoltosi, specie di quei due milioni di giovani disoccupati, che, nelle loro lunga vita non lavoreranno mai, neppure un giorno, si stanno accendendo, con enorme e serio pericolo per la democrazia, etc. etc, e chi piu’ ne ha ne metta. E mentre tutto ciò accade i nostri sgovernanti giocano a fare  gli stupidelli. Se ne accorgeranno!!! So di ricevere molte critiche feroci, specie da parte di chi consapevolmente non capisce o non vuole capire il senso del mio umile scritto. Ma me ne frego altamente. Credo nella libertà e rispetto il pensiero di tutti, anche di chi non la pensa come me. Vi fu indiscutibilmente un fascismo buono in tante cose, almeno fino al 1935. Ciò fu riconosciuto anche da Togliatti, un grande uomo comunista, grande anche dal punto di vista della cultura. Ed oggi  viene riconosciuto da Berlusconi e da tantissimi storici, il piu’ grande e autorevole  di tutti, De Santis. C’era un controllo assoluto del governo autoritario, ma anche un grande consenso popolare persino nel dichiarare guerre al mondo intero, Africa compresa, per guadagnarsi un posto al sole. Una sicurezza totale: si dormiva con le porte aperte. Vedi oggi, invece,  che cosa accade! Si viene rapinati e uccisi proprio in casa, e stante la fame in atto le cose peggioreranno. La mafia e la camorra vennero sgominate e costrette ad espatriare in America.-, (Prefetto Mori),-  da dove ritornarono con gli americani   trionfanti e  grazie a loro, – (Corleone).- L’unico errore del fascismo fu solo quello di non giustiziarli tutti, come nemici dello Stato. Ma il fascismo non fu il nazismo, che questo e altro fece. Altri sistemi piu radicali, folli  e feroci. Il fascismo lo si voglia o meno, ha avuto il merito di aver elaborato il keinesismo, la dottrina  di Roosevelt, e di aver creato le basi del welfare in Italia, ma soprattutto ha favorito il processo di conversione industriale, con grande attenzione al futurismo, che non fu solo arte ma anche scienza. Che dire, poi, delle grandi riforme sociali, l’Inps, l’Inail, l’Eni etc. etc. , le bonifiche delle paludi, le tantissime opere pubbliche, il codice penale e di procedura penale  e tant’altre  cose che tutt’oggi sono rimaste inalterate e non mutabili, nonostante i tempi e l’antifascismo imperante! E inoltre il Duce, per il piacere di alcuni, venne giustiziato e  appeso a testa in giù, senza che dalle sue tasche gli cadesse una lira, e alla moglie fu persino negata la pensione di riversabilità di un uomo che comunque aveva governato l’Italia  per vent’anni, e  persino quella personale di maestra. Vedi, invece,  i politici di oggi: ladroni di regime e “ abbuffoni” a discapito del Popolo sovrano, che se li capovolgi dalle loro tasche cadranno milioni e milioni di euro. Gli errori macroscopici, però del fascismo e del Duce, in particolare, furono tanti. Tra i più gravi: le tante guerre. – Dovevamo restare neutrali come la Svizzera – anche se l’Italia sarebbe stata messa a ferro e fuoco da Hitler, odiato e temuto da Mussolini per la sua pazzia. E infine le leggi razziali, abominevoli, ma molto meno dure di quelle tedesche e naziste. Questo non è apologia di reato, ma la vera storia scritta da un vinto e  fatta dai vinti.

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