Oggi la storia


Alfonso D’Alessio

Due pontefici che giá vivono l’eternitá in paradiso, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, un papa emerito, Benedetto XVI, e uno in carica, Francesco. C’è Roncalli che ha dato il via al Concilio Vaticano II e Wojtyla che nel 1983 ha promulgato il nuovo Codice di Diritto Canonico, considerato l’ultimo documento della grande assise ecumenica. Gli ingredienti per rendere la canonizzazione dei due grandi uomini che hanno cambiato il corso della storia recente un evento difficilmente ripetibile, ci sono tutti. Le migliaia di fedeli provenienti da ogni dove e tutti quanti saranno collegati attraverso le tv, renderanno piazza S. Pietro il centro del mondo. Benedetto XVI era stato già presente nella basilica di San Pietro alla cerimonia del Concistoro del 22 febbraio scorso che però non era una messa. Quella di domenica 27 aprile sarà la prima messa nella storia concelebrata da due Pontefici, uno in carica e uno emerito. La canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II porta a 80 il numero di Pontefici divenuti Santi tra i 266 eletti lungo la storia della Chiesa. Un solo precedente negli ultimi 100 anni, quello di Pio X, che fu elevato alla gloria degli altari con una cerimonia celebrata il 29 maggio del 1954. È la prima volta però che due Papi vengono proclamati Santi insieme. Nel caso di Giovanni Paolo II si tratta di un evento senza precedenti negli ultimi dieci secoli: è stato proclamato Beato nel 2011 dal suo successore, Benedetto XVI. San Pietro, primo vescovo di Roma, fu il primo Papa a salire agli altari; in pratica, fino al secolo VI con San Gregorio I Magno, tutti i vescovi di Roma furono elevati al culto divino attraverso la strada del martirio; ma nei secoli successivi furono molto meno. Nel rinascimento, Pio V fu l’unico Pontefice santificato: a lui si deve l’abito bianco dei Pontefici, perchè, essendo domenicano, non volle rinunciare al saio bianco del suo Ordine. Poi, fino all’epoca attuale, non ci fu più alcuna canonizzazione di un Pontefice, fino a quella di Pio X, che fu eletto al soglio petrino nel 1902 e vi rimase fino al 1914 e passò alla storia proprio come il “Papa Santo”. Due papi, due persone diverse, ma entrambi con quel tratto comune che unisce tutti i santi che, come diceva Bernanos, sono coloro che non sono mai usciti dall’infanzia. Lo hanno sottolineato i segretari Loris Capovilla e Stanislao Dziwisz, oggi cardinali, raccontando ai giornalisti le figure delle persone con cui hanno trascorso anni di servizio insieme. Due papi che hanno aiutato a non avere paura della verità perchè essa è garanzia di libertà, una consapevolezza che oggi è di drammatica attualitá.

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